La Sardegna ricorda la Resistenza. L’ANPI: “La lotta non è finita”

Cortei, incontri, commemorazioni e letture: la Sardegna celebra oggi la 72esima festa della Liberazione dal nazifascismo con diversi appuntamenti in tutta l’Isola. Da Cagliari a Sassari passando per Alghero, Padria, Bono, Carbonia si parlerà dei valori della Resistenza e dei partigiani che hanno combattuto per liberare l’Italia. Una battaglia che, in altre forme, ritrova attualità nella crisi dell’Unione europea e nei venti di guerra totale che si fanno sentire di nuovo nello scontro  tra Stati Uniti e Corea del Nord.

“Anche settant’anni dopo c’è ancora bisogno di ricordare la Resistenza: se la memoria sbiadisce le nuove generazioni non capiscono in che mondo viviamo – sottolinea Marco Sini, presidente sardo dell’Associazione Nazionale Partigiani di Italia (ANPI) e del Comitato 25 aprile. – La democrazia e le libertà fondamentali che l’antifascismo e la guerra di liberazione ci hanno permesso di conquistare non sono acquisite una volta per tutte. Quest’anno, poi, cade il settantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione: con le manifestazioni del 25 aprile l’Anpi ricorda anche l’impegno della nostra Repubblica per la pace”.

Un impegno rafforzato oggi dal farsi avanti in vari Stati europei di  movimenti di estrema destra che –  dall’Ungheria alla Polonia, dalla Grecia all’Italia – non riconoscono più la cesura storica del mondo contemporaneo dal fascismo. Ieri le  elezioni presidenziali francesi al primo turno hanno sancito il successo di Marine Le Pen con il suo partito antieuropeista e xenofobo: “In Francia – continua Sini – fortunatamente c’è un corpo antifascista che appartiene alla sinistra, al centro e anche alla destra, questo potrebbe frenare la deriva estremista. Ma è vero che in Europa ci sono formazioni neofasciste al potere. E la situazione non è buona in Turchia: l’italiano Gabriele Del Grande è tornato a casa, ma il regime similfascista di Erdogan ha messo in carcere molti giornalisti, la libertà di stampa non esiste e gli oppositori politici sono in galera. Un motivo di lotta antifascista è anche questo: salvaguardare la libertà nel mondo”.

GLI APPUNTAMENTI DEL 25 APRILE IN SARDEGNA. 

Cagliari. Dalle 9,30 si muoverà  un corteo che partirà da via Alghero, attraverserà via Sonnino per fermarsi nel Parco delle Rimembranze dove i rappresentanti di Anpi insieme al sindaco di Cagliari Massimo Zedda, la Prefetta di Cagliari, Giuliana Perrotta, e il presidente della Regione Francesco Pigliaru deporranno una corona di alloro al monumento ai caduti. Il corteo raggiungerà piazza Emilio Lussu e proseguirà per via Roma fino a piazza del Carmine dove gli studenti cagliaritani leggeranno testi della Resistenza. Nella serata  gli appuntamenti si sposteranno alla Vetreria, dove la compagnia Il Crogiuolo metterà in scena due rappresentazioni ispirate alla figura di Modesto Melis, deportato a Mauthausen e scomparso pochi mesi fa a 97 anni, e ai partigiani di Monserrato.

Il capoluogo ospiterà anche una manifestazione parallela organizzata dal Coordinamento antifascista cagliaritano: appuntamento in viale Buoncammino alle 15.30.

San Nicolò Gerrei. Appuntamento alle 10 in via Sandro Pertini per ricordare la figura di Salvatore Corrias, partigiano morto durante la guerra proclamato anche ‘Giusto tra le nazioni’.

Oristano. Alle 18 nella sala consiliare del Comune, a Palazzo degli Scolopi, sarà presentato l’Atlante dei partigiani oristanesi che hanno dato il loro contributo per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo: si tratta di un progetto che prende il via quest’anno con un manifesto e un pieghevole con mappa geografica, cartacea e interattiva sui partigiani censiti e riconosciuti. La base è costituita da un elenco di 150 partigiani di 52 comuni della provincia, 14 oristanesi. 40 erano militari effettivi in servizio presso nelle varie armi (esercito, finanza, carabinieri) e 16 sono stati decorati. La serata sarà accompagnata da un concerto della A.P. Clarinet Band del maestro Antonio Puglia.

Carbonia. Alle 11 nella sala Polifunzionale in piazza Roma andrà in scena “La cura”, spettacolo teatrale di e con Monica Porcedda. A partire dalle 12.30 dibattiti, musica e dj set nel Parco Villasulcis.

Alghero. Ieri il centro catalano ha ospitato il concerto di Claudia Crabuzza e la fiaccolata intitolata “72 primavere di libertà”. Questa mattina dalle 10 è prevista la consueta deposizione delle corone di fiori in memoria dei caduti militari e civili.

Sassari. Palcoscenico delle celebrazioni sarà il cortile interno di Palazzo Ducale. Alle 9.45 la banda musicale “Luigi Canepa” sarà in piazza Mazzotti dove si ritroveranno i cittadini, le associazioni e i gruppi combattentistici e d’arma con i loro labari e bandiere. In corteo il gruppo si sposterà nella piazza del Comune dove, ad accoglierli, ci sarà il sindaco, Nicola Sanna. Alle 10 nel cortile di Palazzo Ducale le autorità deporranno le corone commemorative ai piedi della lapide celebrativa del “25 Aprile”. Sarà quindi eseguito il “Silenzio” per ricordare quanti caddero combattendo per la libertà del nostro Paese. Dopo, testimonianze della presidente provinciale di Anpi, Caterina Mura, e di una studentessa che ha partecipato al progetto “Promemoria Auschwitz”. Chiudono la cerimonia gli interventi del sindaco, del commissario della Provincia, Guido Sechi, del prefetto, Giuseppe Marani.

Padria. La festa della Liberazione sarà celebrata dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. La cerimonia avrà inizio alle 11 all’esterno della casa comunale in piazza del Comune con gli interventi del primo cittadino, Antonio Sale, e di Piero Cossu, del comitato provinciale dell’ANPI di Sassari e del presidente del consiglio regionale, Ganau. Al termine verranno deposte le corone sulla lapide dei caduti tra i quali figura Gavino Luna, in arte Gavino De Lunas. Interprete originale del canto sardo, artista raffinato e poeta, il 24 marzo del 1944 De Lunas muore trucidato alle Fosse Ardeatine. Nato a Padria nel 1895, il celebre cantadore a chitarra, dipendente delle Poste rifiuta di tesserarsi al Partito Nazionale Fascista e per questo motivo viene trasferito prima all’Aquila e poi a Roma. Durante l’occupazione militare tedesca, pur essendo formalmente inquadrato con il grado di capitano nel Battaglione volontari di Sardegna “Giovanni Maria Angioy”, formazione etnica della Repubblica Sociale Italiana, opera in clandestinità nella Resistenza. Padria insieme al comune di Tula è il centro della Sardegna che ha dato i natali a uno dei nove martiri sardi delle Fosse Ardeatine.

Sennori. Giovedì 27 aprile alle 21 al Centro culturale di via Farina, il Tehatre en vol, in collaborazione con il Comune di Sennori, mette in scena lo spettacolo “Il vento- Storia di Gavino e di altri dispersi”. La pièce è un racconto avvincente che ripercorre la storia di Gavino Cherchi, libero pensatore, insegnante, partigiano, combattente; ucciso e disperso assieme a Ines Bedeschi e Alceste Benoldi, alla vigilia della Liberazione. Ciò per rivivere una storia emblematica di guerra, una storia strettamente legata ai temi della libertà di pensiero ed espressione, della solidarietà e della democrazia. Lo spettacolo è il risultato di una stretta collaborazione con Gavina Cherchi, (docente di estetica presso l’Università di Sassari), l’Istituto Sardo della Resistenza e l’ANPI Provinciale di Parma.

Francesca Mulas

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