Ultima chiamata per i lavoratori Meridiana: mentre arrivano ai dipendenti le lettere di licenziamento, 396 in tutto, è corsa contro il tempo, in particolare per gli assistenti di volo (325 licenziamenti, di cui 165 in Sardegna, su un totale di 714), per conciliare l’uscita volontaria che consentirebbe, ma solo per chi lo formalizza entro oggi, un incentivo di 15mila euro e la copertura della mobilità (da un anno a due anni a seconda dell’età del lavoratore) e di due anni del Fondo volo.
Questa mattina lo stesso Ad della compagnia, Marco Rigotti, ha scritto ai dipendenti puntualizzando come due giorni fa sia stato raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali, relativo al rinnovo del contratto di lavoro, l’intesa era “una delle condizioni cui era subordinato il progetto di partnership con Qatar Airways e in cui continui rinvii ai quali abbiamo assistito negli ultimi mesi, congiuntamente al mancato conseguimento dell’accordo sulle procedure di mobilità, hanno sin qui impedito la sottoscrizione dell’accordo di partnership”.
Rigotti, però, si dice fiducioso che “l’accordo possa esser sottoscritto quanto prima “, ma che in caso contrario “i numeri sarebbero destinati a peggiorare”. Per questo motivo l’Ad di Meridiana ricorda ai dipendenti come l’Azienda si sia organizzata per “accettare le conciliazioni per tutta la giornata odierna, in quanto la scadenza del 30 giugno per l’iscrizione nelle liste di mobilità, indispensabile al fine dell’ottenimento del biennio aggiuntino di sostegno al reddito, non è prorogabile, così come è stato precisato dal Governo. Per questo motivo – sottolinea – l’informazione inerente i licenziamenti è stata anticipata via e-mail nelle caselle di posta utilizzata per le comunicazioni aziendali”.
Duro il leader dei Cobas, Agostino Putzu, che denuncia come “nel proseguire con i licenziamenti dei dipendenti di Meridiana Maintenance la stessa azienda dichiara come motivazione il drastico ridimensionamento dell’attività di manutenzione, sia di base che di linea. Contemporaneamente l’azienda continua a rifiutare le lavorazioni, mandando gli aerei del gruppo in altre ditte di manutenzione (Atitech). Quello che ci lascia esterrefatti è che nessuno oltre noi denuncia questo atteggiamento, parliamo di tutti quelli che in questi giorni hanno firmato degli accordi che riducono il costo del lavoro e autorizzano l’azienda ad effettuare i licenziamenti”.
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