Un ecomostro davanti all’isola di Tavolara per il matrimonio del principe giordano

Un enorme capannone bianco davanti all’isola di Tavolara. Sarebbero dovuti essere solo alcuni gazebo ma poi la struttura finale è di una settantina di metri, profonda una trentina, alta una quindicina, in tubolari d’acciaio, in una zona peraltro tutelata: quella di Cala Finanza a Loiri Porto San Paolo. Una struttura che copre il panorama naturale dell’isola ed è adiacente all’esclusiva tenuta di Villa Joy – residenza per miliardari immersa nella macchia mediterranea con una villa padronale, due dependance, campo da tennis, molo e due spiaggette private – presa in affitto per festeggiare con un party che si terrà il 10 giugno per le nozze del figlio del re di Giordania, Al Hussein, con una ricca ereditiera saudita. La notizia è uscita oggi sul Corriere della Sera in un articolo firmato da Gian Antonio Stella. “Un catafalco così spropositato e offensivo sotto il profilo paesaggistico toglie il fiato”, scrive il giornalista.

Il Gruppo d’intervento giuridico ha presentato una richiesta di accesso agli atti, inviata al Governo, alla Regione, alle soprintendenze e alla Procura, e chiede “la copia degli atti autorizzativi e dei provvedimenti adottati in seguito agli accertamenti” che avrebbero dovuto essere compiuti. Ma il sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, non avrebbe dato alcun via libera ai lavori perché non avrebbe ricevuto alcuna richiesta ufficiale. “Resto sempre affascinato da come le autorità locali siano sorprese dal sorgere di certe strutture in aree vincolate – commenta il portavoce dell’associazione Stefano Deliperi -. Da parte nostra vogliamo capire se siano state eseguite le necessarie verifiche ambientali”. Verifiche che questa mattina ha eseguito la polizia locale. “Per strutture temporanee parrebbe che non ci sia bisogno di autorizzazioni – ha dichiarato ai microfoni della Tgr Sardegna il sindaco di Loiri -. Di certo posso dire che saremo ligi affinchè la struttura sia rimossa subito dopo l’evento”.

Scrive il Corriere: “Al primo cittadino del paese sarebbe stato spiegato solo che la cosa poteva essere una grande opportunità ma doveva restare riservata. Di più: trattandosi d’una cosa provvisoria al Comune non doveva essere chiesto alcun permesso particolare. Unica richiesta: la concessione per un mese del parcheggio pubblico dell’area di Cala Finanza. Che il sindaco, peraltro, negò: “Impensabile, per un evento privato sia pure eccezionale”. E nemmeno la Soprintendenza di Sassari ha ricevuto richiesta alcuna.

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