Presunti abusi edilizi a Tavolara, ambientalisti ammessi come parte civile al processo

Gli ambientalisti hanno messo un punto a loro favore nel processo sui presunti abusi edilizi sull’isola di Tavolara, di fronte alla costa di Olbia. Rigettando l’opposizione degli avvocati della difesa, questa mattina il giudice monocratico del Tribunale di Tempio Pausania, Nicola Bonante, ha ammesso come parte civile il Gruppo di intervento giuridico, rappresentato in aula dall’avvocata Susanna Deiana del foro di Cagliari.

L’associazione ecologista, la stessa da cui era partita l’inchiesta nel settembre del 2019 con la presentazione di un esposto, era stata individuata dalla Procura quale parte offesa. Il cantiere è tuttora sotto sequestro preventivo. Il Grig denunciò l’ampliamento di una villa a Tavolara – una casa rurale risalente al 1936 – di proprietà dei fratelli Vittorio e Loredana Marzano, poi rinviati a giudizio insieme a Giuseppe e Paolo Guglielmi della Igas Com srl, società committente dei lavori, l’architetto e direttore del cantiere, Julio Cesar Ayllon, Marilena Cardone, amministratrice unica della Cama costruzioni srl, azienda esecutrice delle opere. Stando alle accuse, l’immobile avrebbe dovuto essere tramutato in una villa di circa 300 metri quadrati su due piani, ad un centinaio di metri dal mare in quello che può essere considerato un paradiso pressoché privo di abitazioni. Da oggi a Tempio si è aperto ufficialmente il dibattimento: si torna in aula il 5 ottobre prossimo, quando verranno sentiti tutti i testimoni del pm.

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