No al termodinamico, il 2 luglio sit-in tra Guspini e Gonnosfanadiga

Duecentotrentadue ettari di campagna tra Guspini e Gonnosfanadiga, duecentosessantanove a Villasor: sono le superfici di terra che potrebbero essere occupate dagli specchi parabolici dei due impianti termodinamici che il gruppo Angelantoni, tramite la controllata Energogreen, vorrebbe costruire in Sardegna. Contro le due centrali elettriche è stata indetta per la mattina di sabato 2 luglio una manifestazione dalle amministrazioni comunali di Gonnosfanadiga e Guspini insieme ai comitati “Terra che ci appartiene” e “No Megacentrale”. 

Si tratta di un’operazione che dissolverebbe una parte importante della nostra economia agricola, con pregiudizio delle risorse idriche e ambientali, senza alcun beneficio occupazionale e sociale”, precisano gli organizzatori. E aggiungono: “Contrastiamo questo disegno, frutto del nodo irrisolto della speculazione energetica che investe l’Isola, e promuoviamo le energie rinnovabili sostenibili: le uniche condivisibili dalle comunità e dai territori”. Insomma, nessun no alle rinnovabili. Piuttosto, “impianti come quelli che l’Energogreen vorrebbe costruire tra Guspini e Gonnasfanadiga e a Villasor vanno collocati in zone industriali, infrastrutturate allo scopo, lasciando intatte porzioni di territorio fondamentali per altri usi”.

Da parte degli organizzatori non manca un commento di più ampio respiro sulla produzione di energia in Sardegna: “La nostra produzione energetica da fonti rinnovabili – precisano – è di tutto rispetto, ma viene esportata dall’isola e immessa nella Rete di trasmissione nazionale senza influire sulla diminuzione dell’utilizzo di fonti fossili”.

All’appuntamento di sabato mattina tra la S.S. 197 Guspini – S. Gavino e la S.P. 72 Pabillonis – Gonnosfanadiga ci saranno anche le associazioni di categoria (Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagri e Copagri), partiti e movimenti politici, associazioni ambientaliste. Numerose le adesioni di gruppi e associazioni della Basilicata, dove si prevede la realizzazione di impianti simili a quelli previsti in Sardegna.

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