Prosegue il dibattito sull’energia in Sardegna e i dubbi sull’efficacia e sul rapporto tra costi e benefici con l’arrivo del metano aumentano. A dire la loro sono i sindaci indipendentisti che fanno parte della Corona de logu, che riportano soprattutto le perplessità emerse attraverso il rapporto con i cittadini delle comunità amministrate. Cinque domande con l’obiettivo di fare chiarezza su alcuni aspetti che riguardano l’ambiente e la reale autosufficienza energetica dell’Isola. Infatti i primi cittadini chiedono se sia conveniente per i sardi ” investire 1,6 miliardi di euro nella realizzazione della dorsale per raggiungere solamente 73 Comuni su 377″. Ci sono incertezze anche riguardo i tempi perché non si sa “in quale anno verrà completata l’infrastruttura”.
In una nota gli amministratori locali precisano che “prima ancora di assumere una posizione definita sulla metanizzazione dell’isola, vogliamo perfetta chiarezza sull’argomento. I cittadini delle nostre comunità rivolgono infatti a noi ogni giorno queste stesse domande e pretendono legittimamente risposte”. Il rischio è che il dibattito sia assorbito da una posizione “ideologica e affaristica”, tralasciando “uno studio approfondito e una valutazione realistica dei bisogni della Sardegna e dei suoi abitanti”.
Bisogni presenti e futuri: “Non possiamo dimenticare che questa infrastruttura ipotecherà per decenni le politiche e le esistenze di figli e nipoti, di chi ancora non è nato. Le cinque domande coprono altrettanti ambiti fondamentali relativi alla metanizzazione dell’isola. Solo una risposta esaustiva e soddisfacente a tutte quante insieme permetterà a noi e alle nostre comunità di scegliere consapevolmente”.