Gavino, Elettra e Genoveffa: ecco la rotta delle tartarughe partite da Oristano 7 mesi fa

Sette mesi fa – era precisamente il 9 ottobre del 2021 – hanno preso il largo, dalla spiaggia di San Giovanni di Sinis, nell’Oristanese. Una liberazione avvenuta dopo la sistemazione di un microchip col quale la Rete per la conservazione della fauna marina e il Cres, il Centro di recupero del Sinis, stanno monitorando la rotta. Ecco il viaggio di Gavino, Genoveffa ed Elettra. Con loro era partita anche Azzurra, ma a metà marzo scorso è stata ritrovata senza vita in una spiaggia del Golfo di Hammamet, in Tunisia.

Chi si è spinto più lontano di tutti è Gavino (rotta gialla): è andato nell’oceano Atlantico e si trova ancora lì dopo aver percorso oltre 4.500 chilometri. Gavino sta continuando il suo viaggio verso ovest. “Le informazioni legate ai profili, pur non registrando profondità elevate, riportano un comportamento regolare rispetto ai dati raccolti nel periodo precedente”, fanno sapere dal Cres e dalla Rete regionale..

La tartaruga Genoveffa, dopo essere rimasta lungo le coste della Sardegna dal momento della liberazione, da pochi giorni ha preso il largo (rotta celeste). Di certo non si piò non dire che non abbia trovato in Sardegna un habitat favorevole. Genoveffa, infatti, “si è fermata spesso in baie protette dal vento e con bassi fondali. Per tutto il mese di aprile è rimasta all’intero del Golfo di Oristano, probabilmente attratta anche dalle numerose meduse presenti in questo periodo nella zona. Sinora ha percorso oltre 1.000 chilometri. Attualmente Genoveffa si trova a oltre 50 miglia ad ovest della Sardegna”.

Elettra, “dopo essere entrata nel canale di Sardegna, il tratto di mare che separa l’Isola dalle coste tunisine, ha fatto un repentino dietrofront, per tornare nuovamente a nuotare nel mar di Sardegna e riportarsi, prima, a meno di 40 chilometri dalle nostre coste”, si legge nella relazione degli esperti. Dalla liberazione a oggi, la tartaruga “ha percorso una distanza di circa 3.200 chilometri. E seppure i dati trasmessi continuano ad essere scarsi, i profili di immersione e i tempi di apnea risultano regolari (rotta rossa).

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