La Procura di Cagliari indaga sul caso della diossina nel latte riscontrata nel Sulcis a inizio 2014. La notizia si legge su L’Unione sarda oggi in edicola. I risultati delle prime analisi avevano portato allo stop alla vendita di latte, carne e verdure a Portoscuso, per ordinanza del sindaco. Dopo pochi mesi, però, la diossina era totalmente scomparsa, nessuna traccia. Almeno, sulla carta. Da qui il fascicolo redatto dagli ispettori della Forestale finito sul tavolo del pm Enrico Lussu. L’ipotesi, da verificare, è che il secondo rilievo sia stato fatto su campioni “puliti”, ossia arrivati da un altro allevamento da zone non inquinate.
Da gennaio a luglio dello scorso anno la situazione si ribalta: dal divieto di macellazione e di commercio di uva, peperoni e zucchine (e il conseguente danno alle aziende del Sulcis) al via libera totale. Grazie alle analisi eseguite dalla Asl e dall’Istituto zooprofilattivo. Un terzo esame, affidato all’Ispra, da un dirigente ministeriale è di fatto al palo.