Il 10 gennaio 2023 si aprirà presso il Tribunale penale di Tempio Pausania il dibattimento sul cantiere edilizio nell’Isola di Tavolara, nel Comune di Olbia. Si tratta dell’ennesimo capitolo di un caso iniziato nel 2019 da parte dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico (Grig) in seguito alla segnalazione di alcuni turisti.
Alla fine dell’estate del 2019 l’associazione ecologista aveva infatti informato della presenza di un cantiere edilizio, nel parco naturale di Tavolara, alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti. La Procura, presso il Tribunale di Tempio Pausania, in base agli accertamenti aveva messo subito sotto sequestri preventivo il cantiere. Secondo il Grig, “una vecchia modesta casa rurale è stata trasformata in una villa di circa 300 metri quadrati su due piani, in corso di completamento a un centinaio di metri dal mare”.
Gli autori dei lavori (tra cui Vittorio Marzano, cittadino onorario di Olbia) sono accusati, in concorso fra loro, di aver realizzato opere ritenute abusive in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica: demolizione integrale di un fabbricato rurale del 1936 e nuova costruzione. L’udienza, però, scrive il Grig, è stata più volte rinviata. Il caso sorge perché sulla piccola Isola gallurese sono presenti una pluralità di misure di tutela: dal vincolo paesaggistico a quello di conservazione integrale. Si tratta inoltre di un sito di importanza comunitaria (S.I.C.).
Il Grig, individuato quale “parte offesa” da parte della Procura, si è costituito parte civile nel dibattimento, rappresentato e difeso dall’avvocato Susanna Deiana del Foro di Cagliari. “Tavolara e il suo straordinario ambiente attendono giustizia. Noi ci siamo”, scrive l’associazione.