Cavallette, l’assessora Satta: “In due anni liberi dalla piaga”. Gli agricoltori rimangono cauti

La Regione dice che si intravedono i primi risultati positivi e se il piano si attuerà secondo il programma nel giro di due anni la Sardegna centrale potrà dirsi fuori dall’emergenza cavallette. La Giunta è ottimista, ma le organizzazioni degli agricoltori restano caute e incalzano viale Trento per istituire una unità di progetto sul modello di quella varata per la peste suina per aggredire l’infestazione di locuste. L’assessora all’Agricoltura, Valera Satta, ha incontrato oggi a Cagliari, nella sede dell’assessorato, i rappresentati di Coldiretti, Copagri, Cia e Confagricoltura per fare il punto della situazione dopo i primi interventi dei tecnici di Laore.

Con i trattamenti fitosanitari iniziati un mese fa, subito dopo la schiusa delle uova, l’esponente della giunta si è detta fiduciosa sul fatto che quest’anno la superficie infestata dovrebbe diminuire rispetto ai 50mila ettari colpiti nel 2022. Il commissario di Laore, Gerolamo Solinas, ha poi assicurato che ci sono le risorse per intervenire in autunno con le arature dei terreni. “La verità è che siamo in ritardo di anni – controbatte Leonardo Salis della Coldiretti Nuoro-Ogliastra -. La Regione avrebbe dovuto arare i terreni nell’autunno 2022 per debellare le uova, ora si deve intervenire con i trattamenti fitosanitari su tutta la superficie. Ci sono state date rassicurazioni sia sulla lotta sul campo che sulle risorse per le arature in autunno, ma noi aspettiamo di vedere i risultati tra un mese quando tutte le cavallette voleranno”. “Siamo preoccupati – aggiunge il direttore di Copagri, Pietro Tandeddu – perché la portata dell’infestazione iniziata in Sardegna già nel 2017 e non nel 2019 come spesso si dice, si vedrà solo tra un mese. Ci auguriamo che l’assessora abbia ragione a essere ottimista”. Resta aperto il fronte dei ristori. “Al momento si stanno liquidando solo quelli del 2020 – chiarisce Tandeddu -, è necessario accelerare per coprire gli anni successivi e dare sollievo ai tanti agricoltori colpiti”.

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