Il ministero ha approvato i paletti: sono autorizzate le attività di balneazione, nautiche, subacquee e di osservazione in emersione e in immersione, ma i vincoli hanno la priorità di salvaguardare il patrimonio naturale. Via libera al disciplinare dell’Area marina protetta di Capo Caccia, con le attività consentite nelle acque e lungo le coste della baia sottoposta a tutela ambientale. L’ok è arrivato dalla direzione generale Patrimonio naturalistico e mare del ministero dell’Ambiente. Il provvedimento è dell’Area marina protetta ed è condiviso con il Parco naturale di Porto Conte (Alghero).
I vincoli consentono agli operatori di avviare le attività stagionali con regole chiare, e ai soggetti “controllori” di poter intervenire con efficacia, applicando eventuali sanzioni per chi non rispetti i limiti imposti. Alle regole dovranno sottostare anche gli operatori del mondo scientifico e le iniziative che saranno condotte a fini ricerca.