Abusi edilizi nell’isola di Tavolara, l’architetto: “Il mio operato regolare”

Ha ribadito di aver agito secondo tutte le prescrizioni edilizie da adottare in caso di lavori all’interno di aree protette, e di aver presentato e ottenuto dal Comune di Olbia la doppia conformità per la ristrutturazione dello stabile: l’architetto argentino Cesar Ayllon, uno degli imputati del processo per presunti abusi edilizi legati al rifacimento di una casa rurale risalente al 1936 sull’isola di Tavolara, di cui era stato direttore dei lavori, è stato sentito in aula ieri pomeriggio a Tempio Pausania.

Insieme a lui sono finiti davanti ai giudici i fratelli Vittorio e Loredana Marzano, proprietari dell’immobile, Giuseppe e Paolo Guglielmi della Igas Com srl, società committente dei lavori, e a Marilena Cardone, amministratrice unica della Cama costruzioni srl, azienda esecutrice delle opere. L’inchiesta era partita da un’esposto presentato dagli ambientalisti del Grig, in cui si denunciava l’ampliamento di uno stabile tramutato in una villa di circa 300  metri quadri su due piani, a un centinaio di metri dal mare e in un’isola, quella di Tavalara, tutelata paesaggisticamente e al centro di un’aerea marina protetta.

“Ho diretto personalmente i lavori di 73 ville nella zona della Gallura e non ha mai avuto nessun tipo di problema con le autorizzazioni”, ha detto l’architetto argentino continuando a sostenere la regolarità del suo operato. A ribattere alle sue dichiarazioni è stata l’avvocata Susanna Deiana, del foro di Cagliari, che patrocina il Grig, parte civile nel processo. La legale ha insistito sul fatto che le demolizioni che hanno interessato la struttura originaria della casa non si potevano proprio fare. Il processo è stato aggiornato al 14 novembre prossimo quando verranno ascoltati gli altri imputati 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share