Ieri a Cagliari il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, oggi a Sassari il premier Matteo Renzi. È la staffetta del Governo nell’Isola col presidente Francesco Pigliaru che si appresta a firmare un accordo istituzionale da 2,5 miliardi di euro. Il capo dell’Esecutivo nazionale è atteso per le 16 all’università, dopo la prima parte della giornata a Taranto, come da calendario diffuso da Palazzo Chigi.
Il Patto per la Sardegna è un’intesa voluta dalla Regione e alla quale Pigliaru sta lavorando da settembre 2015 (leggi qui) per quantificare i costi dell’insularità. L’accordo rientra nel più ampio Masterplan del Mezzogiorno. Le richieste avanzate dal governatore sono state formalizzate in un documento consegnato a Roma lo scorso maggio. I 2,5 miliardi sono così divisi: 1,5 miliardi verranno assegnati alla Sardegna attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) e comprendono i 168 milioni del cosiddetto Patto per Cagliari. Il restante miliardo rappresenta la somma delle diverse partite economiche come mobilità, trasporti, istruzione ed energia calcolate dall’istituto regionale di ricerca per superare il gap infrastrutturale dell’Isola.
E a proposito di scuole, ieri Pigliaru ha ottenuto da Faraone la conferma che attraverso il Patto per la Sardegna saranno stanziati 100 milioni più altri 30 per le università. “Governo regionale e nazionale – ha detto Pigliaru – viaggiano d’intesa e nella stessa direzione sul grande tema dell’istruzione. Investiremo sul nostro enorme capitale umano per creare le intelligenze che garantiranno il futuro del nostro Paese”. Il sottosegretario era a Cagliari per la giornata dedicata al progetto Iscol@ che prevede anche un asset di rilancio delle infrastrutture scolastiche (leggi qui).
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