Meridiana, alla Leopolda delegazione di lavoratori: appello a Renzi

“Siamo rimasti perplessi dall’atteggiamento dell’azienda che non ha accolto l’apertura del governo, dei lavatori e la preghiera del Santo Padre. Purtroppo in questa occasione le istituzioni hanno dimostrato di non saper gestire la vertenza del lavoro. A questo punto c’è solo una persona che può risolvere la situazione, il presidente del consiglio, Matteo Renzi”. E’ l’appello dei due lavoratori Meridiana Andrea Mascia e Alessandro Santocchini al premier Matteo Renzi da undici giorni sopra una torre dell’illuminazione, a 35 metri d’altezza, nel parcheggio dell’aeroporto Costa Smeralda.

Intanto questa mattina, un gruppo di lavoratori di Meridiana e di Esaote in maglietta rossa sono presenti stamani a Leopolda 5, la convention politica di Matteo Renzi, per chiedere attenzione sulle loro vicende. “La nostra situazione l’abbiamo portata ieri in piazza alla manifestazione della Cgil, e la riproponiamo oggi a questa platea”, ha detto Alessandra Scoscini, membro della Rsu Fiom-Cgil di Esaote. “Ieri Meridiana – ha affermato Alessio Checcacci, membro Rsa – ha riaperto la procedura di mobilità, in barba a quello che aveva detto il governo. Abbiamo un ad che sta andando per la sua strada, e le istituzioni devono stare dalla parte dei lavoratori. Speriamo di poter incontrare Renzi e Poletti per chiedere loro un intervento deciso, a gamba tesa, in questa vertenza”.

E c’è un messaggio anche per l’ad di Meridiana, Roberto Scaramella: “come pensa di salvare un uomo se gli si strappa il cuore?” hanno detto i due dipendenti. Trapelata anche la notizia che l’assistente di volo Santocchini alcuni mesi fa aiutò un passeggero colpito da infarto a bordo di un aereo. “E’ sopravvissuto e si è ristabilito grazie al fondamentale atto di altruismo del medico-samaritano, ma anche grazie alla serietà, decisione e caparbietà di Alessandro Santocchini. Stesse doti che, insieme ad Andrea Mascia, sta dimostrando in questi giorni con la ‘terapia d’urto’ che assieme stanno portando avanti” scrivono in una nota i lavoratori.

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