Il Tar cancella il project financing di Nuoro: addio a bando da un miliardo

I giudici del Tar Sardegna hanno dato ragione al commissario straordinario della Asl di Nuoro che, in autotutela, aveva approvato vari atti che di fatto annullavano il project financing bandito dall’azienda sanitaria nel 2007. Cancellato dunque il bando di gara da quasi un miliardo di euro con cui era stato affidato alla società Polo Sanitario Sardegna Centrale la costruzione di ospedali, la loro manutenzione e i servizi di assistenza domiciliare e infermieristica della provincia di Nuoro per quasi trent’anni. Il Collegio presieduto da Caro Lucrezio Monticelli ha invece delegato il tribunale civile per altri tre ricorsi con i quali la società aggiudicatrice del project financing chiedeva alla Asl il pagamento di interventi già effettuati in questi anni. Il Tar, dopo averli accorparti, si è giudicato incompetente, dunque dovranno essere ripresentati al giudice ordinario.

Fra le motivazioni che hanno portato i Tar a rigettare il ricorso del Polo Sanitario contro l’annullamento in autotutela della maxi commessa contestata, c’è proprio la dimensione del rapporto di project financing giudicato “eccessivo sotto il profilo quantitativo e qualitativo”, scrivono i giudici nella sentenza che contesta anche la “‘chiusura del mercato’ conseguente a un’operazione come questa, considerato che gli unici soggetti cui è stata concessa la possibilità di entrare nel relativo giro d’affari sono società ‘rientranti nell’orbita’ di Polo Sanitario”. Il bando era finito anche nel mirino dell’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone, oltre che della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari. I giudici del Tar in sentenza scrivono che esistevano “ragioni di illegittimità ‘originarie’, legate alla concreta assenza dei presupposti per l’affidamento in project financing di un oggetto contrattuale quantitativamente gigantesco e qualitativamente eterogeneo, nonché caratterizzato da un rischio gestionale ‘sbilanciato’ a danno della parte pubblica” (leggi qui). La società Polo Sanitario potrà presentare ricorso al Consiglio di Stato.

Direttore Assl Nuoro: “Accolta linea difensiva”

“Il Tar ha accolto la linea difensiva della Assl 3 e soprattutto gli atti presentati da Ats Sardegna. Non abbiamo ancora letto la sentenza, quando si potrà fare daremo giudizi più precisi”, così il direttore dell’Assl di Nuoro, Andrea Marras, ha dichiarato all’ANSA in merito alla sentenza del Tar. Sui successivi passaggi amministrativi e di gestione da attuare dopo la decisione del Tar il direttore ha precisato: “Adesso dobbiamo gestire gli effetti di questa sentenza in tutta tranquillità e sappiamo già che non sarà facile”.

Il legale Vacca, della As: “contratto era sperpero risorse” 

“Il Tar per la Sardegna con una sentenza di ben 158 pagine, minuziosamente motivata e di elevata fattura giuridica, ha definito il contenzioso introdotto dal Polo Sanitario Sardegna Centrale (Pssc) società di progetto Spa, dando ragione all’amministrazione sanitaria su tutta la linea”, così all’ANSA l’avvocato Augusto Vacca dello studio Comelli Vacca di Roma, che ha sostenuto le ragioni dalla Assl di Nuoro sia di fronte all’Anac (Associazione nazionale anti-corruzione) che di fronte al Tar Sardegna, dopo la sentenza del tribunale amministrativo regionale. “La sentenza a tratti severa – precisa il legale – ha ritenuto legittimi, condividendoli in tutto e per tutto, i provvedimenti di annullamento d’ufficio, con cui dapprima il commissario straordinario della Asl di Nuoro, Mario Palermo, e in seguito il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, hanno rimosso in autotutela gli atti relativi al cosiddetto project financing di Nuoro. Atti reputati non conformi alla normativa in materia, lesivi della concorrenza e dell’interesse degli utenti del Distretto sanitario nuorese, oltreché all’origine di una ingiustificata spendita di risorse pubbliche”.

Il Polo sanitario Sardegna centrale: “Di certo ricorso al Consiglio di Stato”

“La sentenza è totalmente negativa per noi, ma non avendola ancora letta, in questa fase non mi pronuncio. Di certo ricorreremo in appello al Consiglio di Stato”, così all’ANSA l’avvocato Giorgio Fraccastoro uno dei difensori della società di progetto Polo Sanitario Sardegna Centrale (Pssc), dopo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha cancellato il bando di gara di quasi un miliardo di euro con cui erano state affidate al Pssc con project financing, la costruzione e manutenzioni degli ospedali della provincia di Nuoro e vari servizi, per quasi 30 anni.

La Regione e l’Ats: “Nessuna sorpresa”

“Non ci sorprende la sentenza del Tar: già dal 2015 l’assessorato aveva chiesto alla Asl di Nuoro di fare chiarezza sul project assegnando, all’allora commissario, questo specifico obiettivo”. Cosi l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, commenta il pronunciamento del Tribunale amministrativo di Cagliari che ha, di fatto, annullato il project financing di Nuoro. “Prudenzialmente – prosegue Arru – abbiamo inserito nell’ultima manovra finanziaria i fondi per consentire all’Ats di far fronte alle obbligazioni in essere con la società di progetto. Alla Direzione della azienda unica, inoltre, abbiamo dato mandato affinché, in questa fase di transizione, vengano assicurati i servizi ai cittadini e salvaguardati i lavoratori”. “Accogliamo con soddisfazione questo pronunciamento che rigetta il ricorso del Polo Sanitario contro il nostro atto di annullamento, dello scorso febbraio, di affidamento dei servizi – ha detto il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano -. I giudici amministrativi hanno riconosciuto che si trattava di un bando sbilanciato a favore degli aggiudicatari, che di fatto non avevano rischio di impresa, e con gli oneri a carico del servizio pubblico. Per quanto ci riguarda, siamo preparati a subentrare nella gestione dei servizi finora in capo al Polo Sanitario Sardegna Centrale Società di Progetto spa”.

Campo progressista – Centro Democratico: “Arru inerte, si dimetta”

“La decisione del Tar sul project financing ci porta a chiedere sia le dimissioni dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, sia che la riforma sulla rete ospedaliera non arrivi in Aula martedì 26 settembre“. Così, la consigliera del Campo progressista – Centro Democratico, Annamaria Busia, che con il deputato Roberto Capelli ha illustrato la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha dato ragione al commissario straordinario della Asl di Nuoro il quale, in autotutela, aveva approvato vari atti che di fatto annullavano il project financing bandito dall’azienda sanitaria nel 2007. “Arru dovrebbe lasciare perché, di fatto, è stato inerte e non ha sostenuto tempestivamente l’azione dell’allora commissario Mario Palermo”, ha affermato. Quanto al disegno di legge sulla rete ospedaliera, “l’ho già detto e lo ripeto: servirebbe un supplemento di riflessione, ora a maggior ragione, prima di chiedere un sacrificio ai sardi bisogna tagliare gli sprechi e il project è l’esempio lampante”. Domani è in programma un vertice di maggioranza sulla riforma: “Ci sarò – ha precisato Busia – e chiederò che non si insista sulla data del 26 settembre”.

Foto Roberto Pili

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