Su proposta dell’assessora regionale del Lavoro, Virginia Mura, la Giunta ha approvato le linee guida del piano di politiche attive e di misure di tutela destinato ai lavoratori ex Saremar, con una dotazione finanziaria di poco più di tre milioni di euro per il biennio 2016-2017. Il provvedimento riguarda tanto i lavoratori ex Saremar arruolati dalle liste del cosiddetto “Turno generale”, sia i marittimi dipendenti. Compresi anche i lavoratori che, pur esterni alla Saremar, si occupavano delle attività di biglietteria. Prevista la formazione obbligatoria per il raggiungimento dei requisiti minimi in assenza dei quali gli stessi non sarebbero più imbarcabili dall’1 gennaio 2017.
I lavoratori orientati al rapporto subordinato (e non reimpiegati a tempo indeterminato dal nuovo affidatario del servizio di collegamento marittimo svolto in passato da Saremar), saranno avviati ad un percorso di reinserimento, principalmente nel settore marittimo, attraverso tirocini con eventuale voucher formativo, bonus assunzionale differenziato per fasce di età (per agevolare il reimpiego dei lavoratori ultracinquantenni), contratto di ricollocazione. Per chi volesse, invece, aprire un’impresa ci sarà la possibilità di accedere a un contributo straordinario, fino a un massimo di 25 mila euro. Il Piano d’intervento include, inoltre, un percorso di accompagnamento all’esodo nelle ipotesi di lavoratori non ricollocabili perché prossimi al pensionamento, che saranno indirizzati al Prestito previdenziale varato dalla Giunta nell’ottobre di quest’anno.