Sono stati scelti anche due sardi, Rosy Brau e Andrea Salvai da Eblu Comunicazione per partecipare ad “Expophoto 2015 ITALY, Scent of Beauty” il Festival della Fotografia Italiana in Cina: un viaggio che dall’Italia giunge alla Cina a bordo di un obiettivo fotografico. Un progetto nato dalla convinzione che l’arte, la bellezza e l’immagine possano essere il salvacondotto ideale per raccontare l’eccellenza italiana nel mondo. Expophoto 2015, partirà a novembre, e toccherà 4 delle più grandi città cinesi: Beijing, Hangzou, Lishui, e Xi’an, portando anche l’identità sarda dall’altra parte del mondo.
Saranno 50 i talenti che rappresenteranno l’Italia, da Nord a Sud della penisola, attraverso immagini impresse nel tempo, in bianco e nero ed a colori, reportage fotografici, street photography, ritratti, fashion, fotografie di matrimoni, ma anche paesaggistica e fotografia intimistica che racconteranno la storia, la cultura ma sopratutto la vita quotidiana del nostro paese.
Gli autori. Attraverso la fotografia Rosy Brau coglie “l’anima dello scatto” foto che “catturano l’attenzione e il senso estetico dell’osservatore, il cui sguardo deve essere guidato alla lettura dell’immagine, partendo dal soggetto principale e seguendo poi la “storia” racchiusa nella foto fino a raggiungere i soggetti secondari e lo sfondo”. Rosy Brau ha un legame particolare con la sua terra, originaria di Orotelli, porta da sempre con se la passione per l’arte fotografica “volevo fermare il tempo” racconta “immortalare il mio vissuto e le persone che facevano parte della mia vita”. Una donna che ama la sua terra soprattutto quando viaggia passando da un paesaggio ad un altro “come un viandante assetato di emozioni quando mi immetto nei visi scavati dall’ arsura, dai volti scuriti dal carbone, dai volti coperti da fazzoletti neri”. E che vuole scoprire l’antico legame che intercorre tra l’uomo e la natura. “Mare e pietre, cielo turche e odore di mirto selvatico, del lentisco, del fumo dei comignoli che si spande nell’aria la sera, nei canti degli uccelli che annunciano il mattino, dei colori della nostra alba e del nostro tramonto”. Una donna che vuole far conoscere la sua gente, fatta di donne ultra novantenni che vivono anche sole, con “una forza interiore e una identità che ti commuove” per rivivere attraverso la fotografia i ricordi nascosti e indelebili della sua infanzia.
Andrea Salvai, racconta che la fotografia per lui è una “compagna, una cara amica” che ha il potere di riportarlo indietro nel tempo ed addirittura di fermarlo. Ma gli dà anche la possibilità di descrivere il mondo in modo personale “cercando i miei punti di vista sulle cose, cercando di starci dentro mentre osservo. Aspetti che – sottolinea – derivano dalla particolarissima personalità e creatività che si cela dietro alle migliaia di volti e luoghi che mi circondano, mentre cammino per strada o me ne sto seduto al tavolino di un bar o passeggio in un parco o al mare”. Anche lui ha iniziato fin da giovane “fotografando coloro con cui ho sempre vissuto e i luoghi della mia infanzia”. Ha vissuto la fotografia con curiosità, fantasia ed emozione ma sopratutto impegno finché il suo interesse non è cresciuto sempre più, diventando prima passione poi lavoro. “Il filo conduttore che unisce e anima il mio portfolio fotografico è il mito e la leggenda, la tradizione e la storia attraverso i volti e le espressioni, gli atteggiamenti e le posture, i costumi e le maschere delle genti che la animano e ne creano l’incanto”. Andrea Salvai sottolinea come “la fotografia stessa è per me un’emozione: amore, gioia, benessere. Emozioni, forti, decise, coinvolgenti, immediate e istantanee. Sensazioni che assaporo tutte nel momento, nell’istante esatto che le percepisco. Un attimo che passa ma non sparisce. Emozioni che permangono anche oltre l’esperienza diretta, che dura nel tempo e nello spazio”. Un ragazzo nato a Sorgono, trasferitosi a Cagliari per studio e poi rimasto per lavoro, che dice “Sorgono” è la mia Terra! Un bellissimo paese sdraiato sui monti. Un posto ricco di energia, magia e mistero”. Un ragazzo che vuole trasmettere il calore delle sue emozioni per assaporare, apprezzare ed amare in maniera personale ed unica le immagini. Chiude Andrea Salvai: “Mi piace pensare che chi osserva le mie foto possa essere trasportato nel mio mondo, vivendo un’esperienza che dura nel tempo e nello spazio”.
Immagini ferme nel tempo, qui e ora, che raccontano di sguardi, gesti, volti e parole e che ora arrivano fino all’estremo oriente.
Alessandro Ligas