Dany&Dany, due autrici sarde tra vampiri e fantasy: nuovo fumetto per Lamia Comics

Il conto alla rovescia è terminato e, come da copione, il primo numero del fumetto vampirico di due autrici sarde – Dàimones – Prima Lux – ha avuto un’accoglienza notevole da parte del pubblico. Daniela Serri e Daniela Orrù, in arte Dany&Dany, sono oggi considerate tra le maggiori esponenti di quel fenomeno mondiale chiamato “Global Manga”, una tipologia fumettistica che si rifà agli stilemi nipponici, tanto nel tratto quanto nella narrazione. Un fenomeno in crescita e fatto oggetto di studi approfonditi, come dimostra l’interessante, se pur incompleto, volume di Casey Brienza uscito questa primavera per la City University London, intitolato, appunto, “Global Manga”. Cagliaritane doc, le due autrici di fumetti godono di un’ampia visibilità ed un folto pubblico, collocato però, per lo più, al di fuori dei confini nazionali, dove esiste una buona richiesta di autori occidentali con un segno filo-nipponico. Internet è artefice in gran parte del loro successo all’estero, una vetrina globale dove i loro lavori si sono diffusi a macchia d’olio, soprattutto in siti statunitensi, tedeschi e russi. “Abbiamo esordito negli Stati Uniti all’inizio del 2007, con Yaoi Press che ha pubblicato quattro nostri romanzi grafici e un artbook. Sempre negli Stati Uniti abbiamo vinto il “Manga Pilot Program” della Tokyopop con l’episodio pilota di Dàimones che è stato pubblicato in digitale, mentre in Germania la Cursed Side ha tradotto e pubblicato i nostri titoli usciti per Yaoi Press.”

Quando avete deciso di creare il Dany&Dany Comic Creators Studio, di cui Lamia Comics è il marchio editoriale?

“Nel 2001, quando abbiamo realizzato dei romanzi a fumetti per Echo Communication. Avremmo potuto lavorare separatamente a due titoli diversi, ma era tanta la sintonia che ci univa anche a livello creativo che abbiamo deciso di buttarci nell’avventura di un fumetto a quattro mani, poi abbiamo proseguito unite su questa strada.”

Oggi, il presente si chiama Dàimones – Prima Lux.

“È il volume su cui abbiamo puntato di più, ben duecento pagine. Il primo capitolo ha esordito con ottimi risultati di pubblico. La storia è coerente con quanto uscito finora (tranne Lemnisca), ma potrà essere letta indipendentemente dalle precedenti uscite. Mentre d’ora in poi, i volumi saranno tutti strettamente collegati.”

Una sorta di universo narrativo, quindi possiamo aspettarci storie ambientate in ogni epoca e approfondimenti sui vari personaggi?

“Sì. Il filo narrativo principale si svolge ai giorni nostri ma, trattandosi di personaggi molto longevi, viaggeremo indietro nel tempo con numerosi flashback, dall’Antica Roma al Medioevo, fino all’Ottocento, in particolar modo. Il background è abbastanza complesso e riprende anche leggende classiche sulla figura del vampiro. Il rischio più comune, quando si racconta di vampiri, è di ricadere nel banale e nel già visto, cosa che abbiamo cercato di evitare fin dall’inizio impostando delle novità che speriamo il lettore appassionato del genere possa cogliere e apprezzare. Un altro rischio, avendo imbastito un universo così ampio e complesso, era che i personaggi ne restassero schiacciati e sacrificati, cioè che il peso delle vicende impedisse loro di venir fuori con le rispettive psicologie, i percorsi individuali e i rapporti che li legano gli uni agli altri. Per questo, siamo state molto attente a bilanciare le due cose.”

È quindi motivo di grande orgoglio per entrambe essere state le prime mangaka (termine nipponico che indica l’autore di fumetti) occidentali ad essere invitate come ospiti d’onore da una fiera americana del fumetto (Acen 2008, Chicago), accanto a colleghi giapponesi, per poi vedere la novel Anima, eletta “Best Original Language Manga of 2008” su About.com. In quello stesso anno, fresche del successo riportato al Festival del Fumetto di Lucca con l’episodio dal titolo Corpus et sanguis sull’antologica “Vampiri” (Absoluteblack), approdano alla corte della milanese Edizioni BD, per la quale realizzano la graphic novel Dàimones – Ex Tenebris, che vede la luce nel 2010, e che riprende i temi di Dàimones, la serie gotico-vampirica a cui lavorano da tempo. Si tratta stavolta di un volume autoconclusivo e autosufficiente, una sorta di “numero zero”, con un finale parzialmente aperto per consentire la serializzazione, con una storia che affonda le sue radici nei primordi dei loro lavori, mostrando nelle sue tavole l’evoluzione non solo delle capacità tecnico-narrative delle due autrici, ma una maturità psicologica e di stile, che traspare nel tratto e nella sceneggiatura.

Oltre al gotico-vampirico, siete attive anche nel genere shōnen’ai, che tratta argomenti “ostici” in Italia come le relazioni amorose tra giovani omosessuali.

“I nostri nomi sono più conosciuti per quest’ultimo genere in effetti, perché ci ha viste impegnate più a lungo e in quattro lingue diverse (di recente anche in spagnolo), per richiesta espressa delle case editrici con cui abbiamo collaborato, mentre la scelta del genere gotico-vampirico è stata del tutto personale: si tratta di un vecchio amore a cui torniamo sempre ogni volta che possiamo.”

Possiamo dire che tutto ebbe inizio con il racconto Lemnisca, una sorta di episodio pilota della trama vampirica, con delle differenze sostanziali rispetto all’idea che si è poi sviluppata per la serie definitiva, iniziata di fatto nel 2008 con il webcomics di Dàimones.

“Questo è stato più una sorta di teaser della serie, per rimanere nel linguaggio televisivo, composto da una trentina di pagine. Quando preparavamo Corpus Et Sanguis pensavamo ad una breve side-story, vista la sua pubblicazione per un’antologia, racconto che venne poi accluso come bonus in Daimones – Ex Tenebris.”

Prima avete usato termini della produzione televisiva e cinematografica, sintomo di un rapporto stretto con cinema e tv.

“Siamo divoratrici di film in generale e di serie TV, soprattutto statunitensi. Sono entrambi una fonte continua di ispirazione e modelli con cui confrontarci, tanto che ormai possiamo dire che, da un punto di vista narrativo, ci rifacciamo più a questi media che al fumetto stesso.”

Il primo capitolo di Daimones si può leggere sul loro blog danyanddany.blogspot.it

Christian M. Scalas

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