Il giudice per le udienze preliminari di Cagliari, Giovanni Massidda, si pronuncerà venerdì 24 febbraio sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal sostituto procuratore Gaetano Porcu nell’ambito dell’inchiesta sulla società regionale SardegnaIT. Sono nove le persone iscritte nel registro degli indagati sulla vicenda legata alla gara per l’affitto dei locali che ospitano la società in house della Regione specializzata in tecnologia e innovazione.
A vincere quel bando era stato l’immobiliarista Sergio Zuncheddu, editore del gruppo L’Unione Sarda, che aveva partecipato alla gara con dei locali del nuovo quartiere di via Santa Gilla. Oltre che nei confronti dell’imprenditore, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio anche dell’ex assessore comunale Giampaolo Marchi, allora presidente della commissione aggiudicataria della gara e di recente nominato assessore a Monserrato. Con lui anche Alessio Cusenza dell’Ufficio gara di Sardegna.it, Bruno Bacchiddu, dirigente dell’Immobiliare Europea (società amministrata da Zuncheddu) e Emilio Balletto, componente della commissione di valutazione. Per tutti l’accusa è di turbata libertà degli incanti. In più ci sono il vicepresidente del gruppo L’Unione Sarda Carlo Ignazio Fantola, Marcello Barone, ex presidente di Sardegna.it, Franco Magi, allora amministratore unico, e Natale Ditel, ex componente del Cda. Secondo la Procura, nel 2012 sarebbe stata truccata la gara indetta per trovare i nuovi locali da prendere in affitto per il trasferimento di Sardegna.IT. Nell’udienza di camera di consiglio che si è celebrata oggi hanno discusso sia il pm Porcu che ha confermato la richiesta di mandare tutti e nove gli indagati a processo con l’accusa di turbativa d’asta, sia i difensori che hanno ribadito l’assoluta regolarità e trasparenza delle procedure seguite per l’aggiudicazione della gara.