Tradizione, fede e spiritualità, via ai riti della Settimana Santa

In tutta l’isola si celebrano in questi giorni i riti legati alla passione, morte e resurrezione di Cristo. La Settimana Santa che precede la Pasqua mostra i diversi volti della Sardegna, quello dei rituali tramandati da secoli, delle preghiere antichissime cantate in italiano, latino, sardo e catalano, dei simboli che si trasmettono di padre in figlio e dei misteri raccontati anche dall’incedere lento dei fedeli nelle processioni. Da Cagliari a Sassari passando per Iglesias, Castelsardo, Alghero ecco le più importanti celebrazioni isolane in vista della grande festa di Pasqua.

CAGLIARI

La Settimana Santa è accompagnata nel capoluogo da una grandissima partecipazione dei cittadini. Si snoda nei quartieri storici di Castello, Marina, Villanova e Stampace. Il rito è affidato alle Arciconfraternite della Solitudine, del Santissimo Crocifisso, del Gonfalone sotto l’egida di Sant’Efisio martire e la Congregazione Mariana degli Artieri di San Michele, da qualche anno anche il Comune di Cagliari fa la sua parte: nei giorni scorsi è stata approvata una delibera con cui l’amministrazione riconosce la Settimana Santa come Grande Evento identitario per la città e si impegna a occuparsi delle pratiche burocratiche e della promozione.

I rituali cagliaritani hanno preso il via lunedì 23 marzo con la Vestizione della Madonna Addolorata nella chiesa del Santissimo Crocifisso. Venerdì 27 si entrerà nel vivo con la processione dei Misteri: ritrovo alle 14,15 in Stampace davanti alla chiesa di San Michele, da qui il percorso attraversa piazza Yenne e via Manno per arrivare in Castello alla Cattedrale. Si prosegue poi per via Cannelles, piazza Costituzione, il quartiere Villanova nella chiesa di San Giacomo, la Marina e poi di nuovo in Stampace. In processione i sette simulacri in legno dei Misteri, cinque sono stati scolpiti dall’artista sardo Giuseppe Antonio Lonis verso la fine del XVIII secolo. Giovedì 2 aprile si ricorda la crocifissione di Cristo: alle 20 dalla chiesa di Sant’Efisio si muove il Giro delle Sette Chiese con il simulacro di Sant’Efisio vestito a lutto. Venerdì santo la processione del Cristo Morto: si parte alle 13,15 dalla chiesa di San Giovanni, alle 18 l’adorazione della croce nella chiesa di Sant’Anna in abiti penitenziali, alle 20 la processione a Stampace. Sabato si celebra su Scravamentu, la deposizione dalla croce. Domenica 5 aprile, il giorno di Pasqua, s’Incontru: il simulacro della Madonna che ha abbandonato gli abiti del lutto e veste quelli della festa incontrerà la statua di Cristo Risorto. Dalle 11 le due statue partiranno simultaneamente da piazza San Giacomo e con due diversi percorsi si incontreranno in piazza Costituzione. Il lunedì dell’Angelo protagonista è ancora Sant’Efisio: il suo simulacro vestito a festa sarà portato di mattina in processione dalla sua chiesa fino alla Cattedrale.

SASSARI

I riti pasquali nella città sassarese sono curati dalle Confraternite dei Santissimi Misteri e del Santissimo Sacramento, dei Servi di Maria, di Santa Croce e del Gonfalone, dell’Orazione e Morte. Via ai rituali nella chiesa delle Monache Cappuccine: lunedì santo 30 marzo, alle ore 18,30, la santa messa con predica. Martedì 31 marzo, alle 10,30, la messa in onore dei confratelli defunti, mentre la sera dalle 18,30 partirà la solenne processione per le vie della città storica che farà sosta nella chiesa di San Giacomo di fronte alla cattedrale di San Nicola, chiesa che ospiterà i simulacri delle confraternite cittadine; la processione farà poi tappa nella vicina cattedrale. Mercoledì 1 aprile alle 18,30 si aprirà la chiesa di Sant’Andrea da cui partirà la processione della Madonna Addolorata verso la Cattedrale. Il 2 aprile, giovedì santo, alle ore 18,30 la chiesa della Santissima Trinità ospiterà la celebrazione della messa in Coena Domini e della lavanda dei piedi. Alle 20, in gran parte delle chiese cittadine si svolgeranno veglie e l’adorazione dei santi sepolcri. Il 3 aprile, Venerdì santo, giorno della Crocifissione di Cristo, sarà una giornata intensa e ricca di funzioni religiose. La mattina alle ore 9, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate partirà la processione del simulacro della Madonna della Addolorata attraverso sette chiese del centro storico e fino alla cattedrale. In serata nella chiesa della Santissima Trinità si svolgerà il rito della deposizione del Cristo morto. Alle 19 la Via Crucis per le vie della città che condurrà i fedeli alla chiesa di San Giacomo e poi ancora in Cattedrale. La domenica di Pasqua di Resurrezione, 5 aprile, l’appuntamento per i fedeli è alle 10: dalla chiesa della Santissima Trinità uscirà la processione del Cristo Risorto, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate quella della Madonna. Poco dopo le due statue si incontreranno in piazza Monsignor Mazzotti. Piazza Colonna Mariana sarà anche il luogo di incontro di tutte le autorità religiose, delle confraternite cittadine, dei Gremi, del sindaco accompagnato dalla giunta municipale. La processione si concluderà nella cattedrale di San Nicola, dove l’arcivescovo di Sassari, padre Paolo Atzei, presiederà la concelebrazione eucaristica.

ALGHERO

Con la Setmana Santa algherese si tramandano da quattro secoli rituali di origine catalana: i fedeli percorrono le vie della città accompagnati da preghiere e canti nella lingua di Barcellona. Le cerimonie sono affidate alla cura dei Germans Blancs della Confraria del Gonfalò della Fraternita di Nostra Signora della Misericordia: sono loro che nella chiesa omonima custodiscono il prezioso Sancristus, la statua lignea del Cristo che si dice essere giunta da Alicante in condizioni miracolose. Alle celebrazioni partecipano anche le Confraternite ospiti dalla Catalogna. Si parte venerdì 27 marzo: alle 20 dalla chiesa di San Francesco si muoverà la processione dell’Addolorata, o Nostra Senyora de les Set Dolors, che attraverserà il centro storico. Martedì 31 marzo dalle 20 la suggestiva processione dei Misteri, giovedì 2 aprile alle 18 in Cattedrale la messa ‘in coena domini’, a seguire la processione per la Visita Eucaristica e infine l’Adorazione eucaristica. Venerdì 3 aprile, in mattinata, la Via Crucis, dalle 16 la liturgia della Passione in Cattedrale, dalle 20,30 il rito del  Desclavament e a seguire la processione del Venerdì Santo. Sabato notte la benedizione del Fuoco e la solenne Veglia pasquale, mentre domenica di Pasqua si celebra l’Encontre de la Mare amb el Fill, accompagnata dalle campane in festa di tutta la città. Dopo la messa solenne, la distribuzione del pane benedetto. Ad Alghero la festa si chiude con la messa celebrata dal Vescovo Mauro Maria Morfino nel santuario di Nostra Signora di Valverde.

CASTELSARDO

Nel borgo della costa sassarese la Settimana Santa, organizzata dalla Confraternita dell’Oratorio di Santa Croce, prende il via lunedì 30 marzo, o Lunissanti, con una processione dai tratti estremamente oscuri che parte dalla chiesa di Santa Maria e arriva fino a Tergu. Dalle sette del mattino i confratelli si ritrovano a Santa Maria per le vestizioni, da qui la processione che passando in Cattedrale arriva al piccolo paese di Tergu: il primo confratello in processione porta con se un vassoio con un teschio umano, simbolo di cerimonia funebre, a seguire gli altri confratelli incappucciati che portano i Misteri. Dopo il ritorno a Castelsardo i gruppi girano per la città fino a mezzanotte, mentre il paese è illuminato solo dalle fiaccole si celebra l’ultima messa con il canto de profundis. Il giovedì santo si svolge la Prucessioni, considerata la processione per eccellenza, con Lu Crucifissu e Maria di lu Pientu (Simulacro dell’Addolorata). Il Venerdì è dedicato a Lu Scravamentu, la liturgia della deposizione del Cristo dalla Croce. La processione parte dalla Chiesa di Santa Maria ed accompagna in Cattedrale la Madonna Addolorata, qui si depone il corpo di Cristo, la sua corona di spine e i chiodi vengono presentati al popolo ed offerti alla Madonna. La processione si conclude nella chiesa di Santa Maria con la benedizione dei fiori.

IGLESIAS

Anche a Iglesias il momento che da il via alla Settimana Santa, curata dall’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte, è la processione dei Misteri: si parte martedì 31 marzo alle 19 con le Prediche della Passione in Cattedrale e dell’Addolorata in San Francesco. Mercoledì 1 aprile dalle 18,30 la messa in San Michele con l’assistenza dei confratelli, la benedizione del “Lignum Crucis”, benedizione e distribuzione dell’ulivo e dei fiori. Giovedì si porta in processione l’Addolorata, il giorno successivo, Venerdì Santo, i confratelli o ‘Germani’ salgono al quartiere Sa Costera mimando l’ascesa verso il Calvario. Qui con una funzione privata si celebra il rito de S’Incravamentu. La sera, invece, è il momento della deposizione del simulacro, o S’Iscravamentu. Ad essa segue la processione più suggestiva dell’intera settimana, la Processione del Descenso con il S. Giovanni, la Maddalena e “Is Varonis: è un corteo funebre, illuminato solo dalle luci delle fiaccole, che riconduce il simulacro in città. Durante la giornata del sabato la Chiesa di San Michele rimane aperta per l’adorazione a Gesù Morto e alla Croce. Domenica 5 la Pasqua: in piazza Sella, dopo aver percorso due itinerari distinti, la Madonna e il Cristo risorto si trovano per S’Incontru. Martedì 7 aprile le celebrazioni si chiuderanno con S’Inserru.

Francesca Mulas

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