Sassari, una squadra di richiedenti asilo per dare un calcio alle discriminazioni

Molti di loro hanno perso conoscenti o amici durante la traversata sulle onde del Mediterraneo. Ecco perché, quando scendono in campo, salutano il pubblico a testa alta, con uno sguardo al cielo e la certezza di aver vinto la partita più importante della loro vita. I ragazzi dell’Asd Pagi di Sassari giocano nel girone M del campionato regionale di Seconda categoria. E hanno già segnato un grande gol: fanno parte dell’unica squadra in Italia composta interamente da richiedenti asilo.

Una squadra giovane, età media 23 anni, fatta di ragazzi con storie diverse da raccontare. C’è chi arriva dal Mali ed è scappato dalla miseria e chi è fuggito di nascosto dalla Nigeria a causa delle proprie idee politiche. Tutti hanno lasciato la loro terra per cercare una nuova opportunità. Ora Jeffrey, Victory e gli altri fanno parte di una squadra speciale. I riflettori sono puntati su di loro, ma non sono alla ricerca di popolarità. I ragazzi del Pagi vogliono semplicemente divertirsi, giocare e confrontarsi con i loro avversari: undici contro undici, senza alcuna differenza.

L’esordio in campionato è arrivato domenica scorsa sul campo sportivo di Ploaghe. Tanta emozione in campo, forse anche troppa. I padroni di casa si sono imposti per 3-0 e i giocatori del Pagi hanno inaugurato la stagione con una sonora sconfitta. Ma non importa. Loro, gli undici del Pagi, sono già pronti a rifarsi nella seconda di campionato contro la Frassati Ozieri. Questa volta giocheranno in casa, nel “loro” campo di Caniga, all’ingresso di Sassari.

Da un punto di vista sportivo, c’è ancora tanto da fare per l’allenatore Mauro Fanti, un ex portiere che ha scelto di mettere la propria esperienza al servizio di questa giovane formazione. Non sono ragazzi abituati al calcio professionale, fatto di schemi di attacco e marcature a zona. Mister Fanti può contare sull’assistenza tecnica di William Saba e soprattutto sul grande spirito di squadra dei giocatori. Gli allenamenti si svolgono tutte le mattine mentre di pomeriggio, tre volte alla settimana, ci si può dedicare a qualche partitella più rilassante. Il giorno di riposo, come per tutte le altre squadre, è il lunedì.

Ma come è nata l’Asd Pagi? Tutto ha avuto inizio nel mese di maggio, quando la cooperativa sociale Sdp si aggiudica il servizio di accoglienza per i richiedenti protezione internazionale. Da quel momento la cooperativa si ritrova con tantissimi ragazzi (circa 300) provenienti dalle zone più povere dell’Africa. Molti di loro non conoscono l’italiano, praticamente nessuno sa dove si trova la Sardegna, figuriamoci Sassari. Ma in breve tempo si crea un clima di confidenza. Pierpaolo Cermelli, presidente dell’Asd Pagi e responsabile della Sdp, racconta l’inizio di questo dialogo tra Sassari e l’Africa. “Abbiamo cercato di parlare con loro per capire le loro passioni e professioni. Durante questi dialoghi abbiamo notato una grande passione per il gioco del calcio in molti di loro. In un primo momento abbiamo pensato di inserirli in alcune squadre della zona, ma poi abbiamo avuto un’intuizione. Perché non creare una nuova squadra, composta interamente dai nostri ospiti? E così è stato”.

Durante l’estate nasce così la Asd Pagi, che prende il nome dalla struttura di accoglienza di Sassari (il Pagi Hotel, appunto) dove gli ospiti attendono l’esito della richiesta di asilo. Il presidente è Pierpaolo Cermelli, la vicepresidente si chiama Fabiana Denurra. Si cerca di fare tutto il possibile per partecipare al campionato Figc di seconda categoria, ma c’è un problema di regolamento: in base alla Figc non possono scendere in campo più di due giocatori extracomunitari. L’entusiasmo dei vertici della neonata società non si blocca al primo ostacolo. Su consiglio di Andrea Delpin, presidente per la Sardegna della Lega dilettanti, viene richiesta una deroga straordinaria. In pochi giorni, arriva la lettera firmata del presidente della Figc Carlo Tavecchio: la squadra può far parte del campionato. Così, si può partire.

Come in tutte le squadre, c’è una selezione all’ingresso. Tra gli 80 ospiti interessati al gioco del calcio avviene una prima scrematura che porta la rosa a quota 30. Poi, in vista della domenica, le attesissime convocazioni. La squadra va avanti con gli stessi problemi delle altre squadre di questa categoria. Al momento manca ancora uno sponsor e l’unico marchio presente sulle magliette è proprio quello della cooperativa sociale Sdp. Chi non gioca, poi, fa parte della tifoseria. Questo comporta evidenti problemi logistici: come trasportare giocatori e tifosi da una parte all’altra della Sardegna? Gli ostacoli si superano con un semplice passaparola. Ad esempio, domenica scorsa, la ditta Fara Viaggi e il Comune di Ploaghe hanno messo a disposizione un autobus per rendere possibile la trasferta.

Per un gioco del destino, l’Asd Pagi è nata proprio negli stessi giorni in cui il sindaco leghista di Mortara (provincia di Pavia) ha impedito a una squadra amatoriale di migranti l’utilizzo del campo sportivo comunale. Una notizia che ha fatto il giro del web ma che, per una volta, è stata oscurata dall’impresa di questa piccola squadra di Sassari che, in un modo semplice ma geniale, ha scritto una nuova pagina di storia sportiva.

Michele Spanu
Twitter @MicheleSpanu84

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