Sardegna, record di assenti per malattia. Secondo posto nazionale per il pubblico

In cima alla classifica la Calabria, seconda la Sardegna. Nessun orgoglio da sbandierare però, si tratta della graduatoria sui giorni di malattia per il lavoratori del pubblico impiego: nell’Isola, la media del settore è di 18,8 giorni l’anno. Questo secondo l’elaborazione fatta dalla Cgia di Mestre su dati ufficiali dell’Inps., di cui si occupa anche L’Unione sarda oggi in edicola. Dopo la polemica a Roma per il picco di vigili colpiti da malore la notte di Capodanno – oltre l’83 per cento-, si continua a discutere dei lavoratori pubblici e delle loro presenze.

Restano le conferme che animano le discussioni dei malfidati: il giorno in cui si registrano più assenze per malattia è proprio il lunedì con una percentuale record del 28,6 per cento. Flessibilità estrema e pochi diritti non hanno fatto altro che aumentare lo spettro delle malattie: molte sono dovute a stress e ansia. Tanto che il 40% dei certificati medici prodotti in Italia riguarda malattie psichiatriche.

E ancora: la riforma Brunetta sui “fannulloni” che aveva attirato tante antipatie non è riuscita a nell’intento. Anzi, ha prodotto una sorta di effetto boomerang. Dal biennio 2011-2013 le assenze per malattia sono aumentate del 27%, e i certificati sono oltre 15 milioni l’anno.

In ogni caso, ai datori di lavoro sardi, nell’Isola – sia pubblici sia privati – le assenze per malattia costano circa un milione e mezzo di euro all’anno.

Secondo l’assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro però non c’è nessuna anomalia in Sardegna sul numero di assenze nella struttura amministrativa della Regione. La media mensile per dipendente è infatti allineata con il dato nazionale delle altre Regioni e Province autonome, ovvero meno di un giorno per lavoratore. Si passa da 0,812 giorni al mese per dipendente nel 2013 a 0,811 giorni al mese nel 2014, registrando una diminuzione tra le due annualità di 289 giorni complessivi. Il totale delle assenze per malattia retribuite e non retribuite nel 2013, infatti, era pari a 25.624, nell’anno appena trascorso invece si è attestato a 25.335. A livello nazionale, secondo i dati forniti dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, il numero medio di giorni di assenza per malattia per dipendente nelle Regioni e Province autonome a gennaio 2013 era pari a 0,946, a gennaio 2014 a 0,878.

“Il nostro obiettivo – spiega Demuro – è quello di raccogliere ed elaborare i dati per migliorare i servizi che la pubblica amministrazione deve fornire al cittadino. Anche riguardo al monitoraggio su presenze e assenze del personale della Regione stiamo lavorando per raggiungere un sempre più alto livello di efficienza e nel pieno rispetto della trasparenza”. I tassi di assenza dei dipendenti regionali sono resi pubblici mensilmente sul portale istituzionale nella sezione ‘Amministrazione trasparente’. “E’ altresì importante – sottolinea ancora Demuro – fornire strumenti statistici via via più precisi ai dirigenti delle strutture ai quali è demandato il controllo su presenze e assenze dei dipendenti e, comunque, disporre di dati aggregati e di valutazioni da mettere a disposizione per qualunque pubblica utilità in modo da comprendere il funzionamento della macchina amministrativa e trovare soluzioni adeguate. Un’analisi attenta e preventiva dei dati può essere un valido supporto per evitare il verificarsi di anomalie e sprechi”.

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