“Presto la legge sul fine vita”, giovedì a Cagliari la senatrice Emilia De Biasi

“Il Senato approvi subito la legge sul fine vita, sconfiggendo tentazioni ostruzionistiche e pavidi opportunismi”. È questo il più immediato obiettivo dell’Associazione Walter Piludu, che ha promosso per giovedì 14 settembre un incontro pubblico con Emilia De Biasi, presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama, alla quale verrà chiesto uno sforzo eccezionale per venire a capo in poche settimane degli oltre tremila emendamenti presentati con l’intento di far saltare l’esame della legge.

‘Subito la legge sul fine vita’ è il tema dell’incontro, che si terrà alle 18,30 alla Fondazione Sardegna, in via San Salvatore da Horta Cagliari, e sarà introdotto dal giornalista Giancarlo Ghirra, presidente dell’Associazione Walter Piludu.

“Nata dalla volontà dei familiari e da un nucleo di amici del politico morto il 3 novembre del 2016 dopo una lunga, coraggiosa battaglia contro la Sla – ricorda una nota – l’associazione, aperta a tutti gli interessati, si propone di continuare la sua lotta per ottenere una legge che garantisca il diritto di rifiutare l’accanimento terapeutico a tutti i cittadini che lo richiedano, e non solo a chi, come Piludu, ha trovato un giudice e un medico disposti ad applicare l’articolo 32 della Costituzione, non da tutti conosciuto e non sempre applicato”.

In occasione dell’incontro con la senatrice De Biasi, relatrice a Palazzo Madama del provvedimento intitolato ‘Consenso informato e Disposizioni anticipate di trattamento’, l’Associazione Walter Piludu, Arci Sardegna e i Radicali sardi dell’associazione Marco Sappia, daranno conto dell’incontro con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, che mercoledì riceverà i dirigenti delle tre associazioni promotrici di una petizione popolare nella quale si chiede l’impegno della Regione perché solleciti ai senatori, a partire da quelli eletti in Sardegna, un pronunciamento immediato.

Centinaia di uomini e donne gravemente ammalati (numerosi anche in Sardegna) attendono in condizioni drammatiche il sì definitivo del Senato alla legge, nota in passato come testamento biologico, approvata dalla Camera il 20 aprile e da allora in attesa del voto di Palazzo Madama. “L’allarme è massimo”, si legge in un comunicato della Associazione. Se il Senato non approverà il provvedimento entro la fine della legislatura il sì della Camera verrà vanificato”. L’obiettivo dei nemici del provvedimento – sul quale si sono espressi favorevolmente in numerosi sondaggi l’ottanta per cento degli italiani – è quello di far saltare la sua discussione sino alla fine della legislatura, con il risultato di ripartire da zero con il prossimo Parlamento.

 

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