Mesina a processo, il legale: “Era pronto per Isola dei Famosi, non è un criminale”

Graziano Mesina era disposto ad andare per sei mesi all’Isola dei Famosi, circostanza che sarebbe incompatibile col fatto che guidasse una banda criminale. E in dieci anni avrebbe svolto decine di attività lecite di intermediazione per la vendita di immobili in Costa Smeralda, intrattenuto relazioni con politici (tra i quali Francesco Cossiga) e altri personaggi noti, tanto da giustificarne il tenore di vita. È quanto emerso in alcuni passaggi dell’udienza di oggi del processo all’ex primula rossa del banditismo sardo davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari. Mesina era presente in aula, accanto agli avvocati Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, mentre sul banco dei testimoni venivano controesaminati dai difensori gli investigatori che hanno svolto l’inchiesta durata anni su di lui e sulla sua presunta banda.

La difesa ha puntato sul far emergere le attività lecite svolte da Mesina, contestando anche alcune intercettazioni. Su di una è stato lo stesso “Grazianeddu” a prendere la parola per chiarire il significato di una parola pronunciata in barbaricino stretto e a suo avviso tradotta male dagli investigatori. Circondato dagli agenti della polizia penitenziaria, Mesina è dunque ricomparso in aula per rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e altri gravi reati. Con lui anche gli imputati Gigino Milia, 66 anni di Fluminimaggiore, e l’avvocato Corrado Altea, arrestati nel blitz dei Carabinieri il 10 giugno 2013 che portò in carcere 25 persone accusate di traffico di droga e vari altri reati. Alla sbarra anche Franco Pinna, Efisio Mura, Enrico Fois – conosciuto come Vinicio – e Luigi Atzori. In un altro processo, con rito abbreviato davanti al Gup Cristina Ornano, si è invece conclusa nelle scorse settimane la requisitoria del procuratore aggiunto Ganassi, con la richiesta di condanne per quasi 150 anni di reclusione nei confronti dei 21 imputati del processo parallelo agli altri componenti della presunta banda.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share