L’istinto al suicidio è scritto nel Dna. E si scopre il triste primato della Sardegna

In Sardegna i suicidi superano, seppure di poco, la media nazionale. Ma nel convegno di ieri è emerso un elemento su tutti: la scelta di togliersi la vita è dettata soprattutto da fattori genetici.

Dunque, c’è una propensione al suicidio per Dna, è stato detto ieri in un convegno sul teema organizzato a Cagliari dal Dipartimento biomediche dell’Università e dall’Unità di farmacologia clinica dell’Azienda ospedaliero-universitaria. Perché gli studi vanno avanti e risulta non c’è quasi mai casualità in queste morti violente: a incidere è soprattutto una predisposizione genetica.

In Sardegna 6,6 persone ogni 100mila abitanti decidono di farla finita, contro le sei di media nazionale. La differenza è poca, ma comunque risulta essere un dato da tenere sotto controllo.

Indubbiamente oltre ai geni, una grossa incidenza ce l’hanno anche le condizioni ambientali: come dire, nei momenti di difficoltà, quando una persona avverte intorno a sé ostilità, tutto si complica e fa aumentare la possibilità di una scelta tanto estrema. Di certo, il suicidio è un tendenza molto diffusa tra le persone che soffrono i cosiddetti disturbi bipolari, e pèer questo vengono somministrati loro dosi anche importanti di psicofarmaci.

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