Due dirigenti della Regione, Giuseppe Biggio, di 63 anni, e Maria Ersilia Lai, di 56, assolti, mentre il funzionario Marco Melis, 50 anni di Selargius, uno degli imputati, è stato condannato ad un anno per falso in atto pubblico. Si è chiuso così, davanti al giudice del Tribunale di Cagliari Giampiero Sanna, il processo contro i tre colletti bianchi finiti sotto accusa per i fondi legati alla revisione e all’aggiornamento del Ppr (Piano paesaggistico regionale).
Il pm Marco Cocco aveva contestato ai tre di aver disposto gli incentivi per decine di migliaia di euro a 164 dipendenti regionali, nonostante pochi avessero realmente effettuato il lavoro indicato per la revisione del Ppr. Biggio e Melis erano accusati sia di tentata truffa che di falso ideologico, Lai solo di truffa aggravata. Il primo reato (tentata truffa) è caduto perché il giudice Sanna ha decretato che il fatto non sussite, mentre per la funzionaria l’assoluzione dal falso è arrivata per non aver commesso il fatto. Il collegio difensivo era composto da Giuseppe Andreozzi (per Giuseppe Biggio), Guido Manca Bitti (per Maria Ersilia Lai) e Massimiliano Ravenna: quest’ultimo, difensore di Melis, ha annunciato il ricorso in appello quando tra quindici giorni il giudice depositerà le motivazioni della sua sentenza.