Dopo l’atto vandalico la “bibliocabina” di Iglesias è nuovamente operativa

È nuovamente operativa la “bibliocabina”, la piccola biblioteca ricavata in una ex cabina telefonica della Telecom, nata da un’idea dei ragazzi dell’associazione Trevessu di Iglesias, andata parzialmente distrutta nella notte tra sabato e domenica in seguito ad un atto vandalico. Unanime lo sdegno dell’opinione pubblica verso un gesto che non trova nessuna giustificazione plausibile. Immediata anche la risposta dei cittadini: la cabina è stata ripulita a tempo di record e rifornita con nuovi libri a disposizione degli amanti della lettura. “La cosa che ci porteremo nel cuore di questa piccola disavventura è stato il vostro prezioso supporto – scrivono i ragazzi dell’associazione sulla loro pagina Facebook-. Le vostre manifestazioni di solidarietà, i libri che avete donato, ma soprattutto il modo in cui la comunità si è unita per proteggere un bene di tutti, hanno fatto e faranno la differenza. Senza di voi non sarebbe stato lo stesso”.
La capogruppo di Cas@Iglesias Valentina Pistis e e Simone Saiu, dell’associazione Trevessu, hanno presentato una denuncia al Commissariato di Iglesias, chiedendo l’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del mercato civico, a ridosso del quale è posizionata la bibliocabina. “Non potevamo lasciare passare sotto silenzio un atto vandalico contro il patrimonio pubblico”, ha commentato Valentina Pistis.
Nella notte tra sabato e domenica la bibliocabina è stata presa di mira dai vandali che hanno tentato di bruciarla, in parte riuscendoci. Solo l’intervento di alcuni passanti ha impedito che tutti i libri, messi a disposizione gratuitamente da comuni cittadini, andassero distrutti. Ora, dopo la denuncia, il Commissariato di Iglesias ha avviato le indagini per risalire ai responsabili. I video delle telecamere sono stati acquisiti.

Carlo Martinelli

(Nella foto i danni provocati dall’atto vandalico)

 

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