“Il depuratore di Pula inquina e non depura”. Nuova denuncia dell’Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, che sottolinea che da anni i cittadini di Pula e i turisti “convivono, quasi rassegnati, con una situazione senza dubbio non degna di un Paese civile: la presenza di un depuratore non adeguato alle esigenze di una località turistica frequentatissima, soprattutto nei mesi di luglio e agosto”.
Il monitoraggio fatto dal Dipartimento di Cagliari dell’Arpas delle acque e degli scarichi nel Rio di Pula e alla foce del corso d’acqua (località Foxi ‘e Linu), su specifica richiesta dell’associazione ambientalista, hanno evidenziato “che il punto P1 (posto a circa 40 m. a valle dello scarico del depuratore presenta indici di inquinamento microbico di elevatissima entità (Escherichia colii 2.000.000 ufc/250 ml; Coliformi totali 3.000.000 ufc/100 ml; Enterococchi 2.500.000 ufc/100 ml, ndr) e concentrazione di azoto ammoniacale (16,12 mg/l. ndr) superiore al valore limite di emissione per gli scarichi in acque superficiali indicato nella tab. 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/06”. I dati sono stati trasmessi anche ad Abbanoa e alla Provincia di Cagliari per l’irrogazione della sanzione amministrativa prevista (dai 3 mila ai 30 mila euro).
Gli ambientalisti ricordano che il depuratore è stato “già oggetto di azioni legali ecologiste e già risultato fuorilegge e inquinante almeno dal settembre 2011”. Durante il sopralluogo dell’impianto del primo settembre era stati riscontrati “notevoli segni di deterioramento”. L’associazione conferma che “sono, purtroppo, fenomeni ricorrenti” e che già lo scorso anno si erano verificati fenomeni riconducibili a “inquinamento di breve durata”. Infine sollecita che i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione siano rapidamente conclusi “a regola d’arte per superare definitivamente i gravi problemi di inquinamento e di rischio per la salute pubblica”.