Cagliari, il precario del Comune termina lo sciopero della fame

Un appuntamento con l’assistente sociale fissato per oggi alle 9.30 negli uffici del Comune in via Sonnino: questo ha convinto Enrico Bernardi, 66 anni, a metter fine allo sciopero della fame e della sete cominciato ieri mattina. Il precario, noto in città per le sue manifestazioni estreme, ha trascorso otto ore – la metà delle quali sotto il sole – seduto al centro del cortile interno del palazzo del Municipio in via Roma.

“Da questo momento – aveva detto appena arrivato – non mangio e non bevo più finché qualcuno non si occupa della mia situazione”. Già lunedì si era presentato all’assessorato ai Servizi sociali annunciando lo sciopero di fame e sete perché, aveva spiegato, “non ho la corrente elettrica in casa da un mese e mezzo, sono pieno di debiti, chiedo qualcosa per poter fare la spesa perché io e mia moglie non abbiamo nulla da mangiare, ma voglio anche lavorare, sono ancora in grado nonostante i miei 64 anni”.

Le rassicurazioni ricevute l’avevano fatto desistere. Ieri è ritornato in via Sonnino, da qui è stato mandato in via Sauro per incontrare un assistente sociale che però non c’era. Così Bernardi ha ripreso la protesta, fino alle 17 quando, grazie anche all’intervento degli agenti della Digos, ha avuto l’appuntamento con i Servizi sociali. “Ma se non otterrò risposte continuerò con la mia battaglia”, assicura all’ANSA.

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