Ha deciso di sostenere l’esame di terza media in sardo, scegliendo di parlare di bioedilizia, case campidanesi in terra cruda e di ricordare le figure di Emilio Lussu e D.H. Lawrence. Riccardo Laconi, studente della Terza B dell’Alfieri di Cagliari, questa mattina ha sorpreso ed entusiasmato la commissione d’esame. Innamorato della Sardegna e della sua cultura, si è preparato un discorso in ‘limba’ per affrontare la parte che riguarda Tecnologia ed è riuscito a rispondere prontamente sempre in sardo, a tutte le domande. Per l’occasione anche la presidente della commissione non ha voluto perdersi l’interrogazione di questo alunno brillante in tutte le discipline. Ha iniziato la docente di inglese, si è rivolta al ragazzo in sardo, chiedendogli di motivare la sua scelta. “Vorrei esprimermi in sardo, perché non è un dialetto, ma una lingua come l’inglese o il francese – ha esordito Riccardo – attraverso la sua conoscenza entriamo in contatto con la cultura e le tradizioni di questa terra”. Poi ha preso la parola Rina Pinna, docente di tecnologia. L’alunno su sua sollecitazione ha esposto il lavoro fatto con power point attraverso immagini e video per illustrare l’importanza della bioedilizia per uno sviluppo ecosostenibile del territorio, attraverso l’utilizzo delle risorse locali. “La lana sarda aiuta la bioedilizia”, ha scritto nella parte dedicata a Daniela Ducato, coordinatrice del Polo produttivo per la Bioedilizia La Casa Verde CO2.0 e imprenditrice di Guspini pluripremiata in campo europeo per le innovazioni ambientali. “Sono orgogliosa – afferma la docente di tecnologia – Riccardo mi ha fatto capire che sono riuscita a trasmettere agli studenti l’importanza della nostra lingua e soprattutto che il sardo non è un dialetto come molti reputano, ma una vera lingua”.
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