Analisi su uova contaminate: lieve presenza di Friponil, “nessun rischio”

Gli esami effettuati dall’Istituto Zooprofilattico sulle uova di un allevamento del cagliaritano hanno fatto emergere una lieve contaminazione da Fipronil su tre campioni e la assenza di questo insetticida sugli altri sette campioni sottoposti ad analisi. Lo comunicano l’Assessorato della Sanità e l’IZS. “La lieve positività all’insetticida, considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un prodotto di tossicità moderata – assicurano i tecnici dell’Istituto – non costituisce un rischio significativo per la salute pubblica: si tratta di quantità minime, venti/trenta volte inferiori ai livelli considerati potenzialmente pericolosi”.

L’allarme Fipronil nell’allevamento in questione era scattato nei giorni scorsi a seguito di un primo riscontro positivo su due partite di uova da parte di un laboratorio privato. I servizi dell’ATS, allertati dal titolare dell’allevamento, che ha fornito la massima collaborazione, sono intervenuti prontamente, mettendo in atto tutte le misure di controllo previste dalle procedure stabilite dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea, incluso il ritiro delle partite di uova sospette dagli esercizi commerciali e il blocco della immissione in commercio delle uova successivamente prodotte nell’intero allevamento.

“I servizi veterinari dell’ATS – si legge in una nota – continueranno alla luce dei risultati di oggi, il loro lavoro di verifica della situazione in allevamento e decideranno in conseguenza se confermare o rimuovere il blocco, che per il momento resta in vigore. L’Istituto Zooprofilattico sottolinea che uova dello stesso allevamento erano state precedentemente sottoposte a tre controlli nell’ultimo mese, sempre con esito favorevole. Stesso esito hanno finora fornite gli altri ottanta controlli effettuati sulle produzioni degli allevamenti di galline ovaiole della Sardegna. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni”.

Indagine interna dell’azienda

Oltre agli accertamenti avviati dall’Azienda sanitaria unica della Sardegna (Ats) e dall’Istituto Zooprofilattico, la stessa ditta produttrice delle uova ha avviato un’indagine interna per capire come è avvenuta contaminazione. “Attendevamo gli esiti delle analisi, la posizione riscontrata è molto moderata – sottolinea il portavoce dell’azienda -. Abbiamo sempre lavorato in qualità e in funzione di questo attueremo immediatamente le procedure concordate con la Asl. Saranno loro a dire si tratterà di un fermo momentaneo o se dovremo procedere ad azioni più drastiche sempre a tutela del consumatore. Sono oltre venti anni che lavoriamo in questa direzione”.

Parte della produzione è stata bloccata, anche se lo stabilimento non si è fermato. E’ stata la sessa azienda, ricevuta la segnalazione da un supermercato sulla presunta contaminazione, a richiedere le analisi, ritirando in autotutela il lotto di uova. “Ci siamo comportati nella massima correttezza possibile – sottolinea ancora il portavoce – ci stiamo muovendo per tentare di capire quale può essere stata la causa della contaminazione e con quali mezzi è avvenuta”. L’azienda aveva già ricevuto tre controlli e tutto era risultato regolare, poi nei giorni scorsi la segnalazione e le nuove analisi.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share