Alternanza scuola-lavoro, Camera commercio Cagliari stanzia 54mila euro

“Il nostro obiettivo è avvicinare il mondo dell’impresa a quello della scuola. In questo periodo sta emergendo l’aspetto critico dell’alternanza scuola-lavoro, cioè l’alternanza gestita male o non gestita, esperienze che non sono funzionali alle esigenze del ragazzo e nemmeno a quelle delle imprese”. Così Luca Camurri, segretario generale della Camera di commercio di Cagliari, nel giorno della presentazione del bando per i contributi alle micro, piccole e medie imprese a supporto dell’alternanza scuola lavoro.

“Noi – spiega – ci poniamo come istituzione pubblica che avvicina i due mondi per fare in modo che l’alternanza non sia quella che sta emergendo, con studenti utilizzati per fare fotocopie o preparare il caffè, ma che sia una esperienza formativa in linea con il titolo di studio del ragazzo”. Il bando rientra nelle attività degli enti camerali, a livello nazionale sono stati stanziati 26 milioni di euro. “Il totale messo a correre dalla Camera di Cagliari è pari a 54mila euro – precisa Camurri – verificheremo con cura che le aziende garantiscano l’investimento sui ragazzi. I contributi variano dai 400 ai 600 euro in forma di voucher a seconda dei percorsi attivati”.

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In tutta la Sardegna, secondo l’ultimo Focus del Miur, sull’alternanza scuola-lavoro sono stati coinvolti 203 istituti superiori e 16mila studenti. Ben 2.731 le strutture che hanno ospitato i ragazzi nell’anno scolastico 2015/2016. “Dal 12 dicembre 2016 – ricorda il dirigente – nelle Camere di commercio è stato istituito il registro dell’alternanza scuola-lavoro dove si possono iscrivere sia le imprese sia gli istituti scolastici. È uno strumento di garanzia per il successo di questo progetto, sperando che possa avvicinarsi al modello duale della Germania”. Convinto dell’importanza dell’iniziativa anche il vicepresidente dell’Ente camerale del capoluogo, Emanuele Garzia. “Finalmente si parla di formazione e impresa – sottolinea – questo è il momento in cui bisogna sollecitare tutte le aziende delle varie categorie a iscriversi al registro”.(ANSA).

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