Ci saranno anche i pescatori il prossimo 1 febbraio a Cagliari per manifestare assieme agli agricoltori e agli allevatori. “Anche il mondo della pesca si è stancato del silenzio della Regione – spiega il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu -. Le innumerevoli richieste e proposte portate sulle scrivanie delle istituzioni Regionali sono rimaste senza risposte, lasciando gli operatori in balia di una delle peggiori crisi degli ultimi 20 anni, mentre continua a fiorire il mercato delle importazioni che soddisfa l’80% dei consumi ittici”.
L’elenco delle richieste è lungo: “Da anni chiediamo l’istituzione di una direzione generale per un settore schiacciato da una burocrazia asfissiante: le competenze sono frammentate in quattro assessorati – accusa il responsabile di Coldiretti impresa pesca, Mauro Manca -. I pescatori aspettano una politica di accesso al credito; l’istituzione di un osservatorio che fornisca dati reali sulle produzioni locali così come un’azione di controllo e repressione per la pesca illegale ed abusiva, che fa concorrenza spietata e sleale alle aziende regolari”. “Perdite importanti derivano pure dalla fauna selvatica ed in particolare dalle specie protette e non cacciabili come i cormorani e i delfini – precisa il presidente di Uecoop Sardegna Vittorio Cadau -. Aspettiamo una legge Regionale ad hoc per risarcire i danni”.