La vedova che non riesce e buttare nulla. Il dramma del figlio

Ho 32 anni e le scrivo perché da molti anni tento di convincere mia madre, che abita nel pianerottolo di fronte al mio appartamento, a liberarsi delle molteplici cose che ha accumulato e accatastato per casa, soprattutto pile enormi di giornali, riviste e libri. Lei dice che non riesce a fare pulizia, che a volte ha tentato, ma poi gli oggetti “sono più forti di lei”. Ha cominciato a comportarsi così dopo l’improvvisa scomparsa di mio padre ed è peggiorata dopo che io due anni fa , preso dallo sconforto, ho deciso di andare via di casa, seppure spostandomi nell’appartamento a fianco al suo, per avere una casa normale senza vergognarmi di invitare un amico o aprire la porta ad uno sconosciuto. Credo che mia madre sia malata anche se per il resto si comporta normalmente ed è curata anche nell’aspetto seppure esca poco di casa. Cosa posso fare per aiutarla?

Giuseppe

I dati che mi offri sono assai pochi per suggerire degli interventi efficaci su una condizione che mi pare assai grave. Non vi sono studi né classificazioni di questo disturbo che fa parte dei disturbi ossessivo-compulsivi: pur essendo sempre più diffuso, è genericamente inquadrato nei disturbi “accumulatori compulsivi” .

Credo che tua madre abbia reagito alla improvvisa scomparsa di tuo padre accumulando oggetti probabilmente perché è scattato in lei una sorta di sentimento che potrebbe riassumersi così: “Lui è scomparso perché mi sono distratta, non ho controllato a sufficienza e d’ora in poi non uscirà più nulla da questa casa senza il mio consenso e fuori dal mio controllo” .

Probabilmente per lei è come se ogni oggetto, anche se apparentemente insignificante, contenga  un pezzetto di quelle relazioni spezzate (forse compresa la tua uscita da casa) che ora vengono “teatralmente” esposte “ a vista” e rappresentate nell’esterno. Con molta probabilità, il disordine interiore che tua madre sente ha una relazione con il disordine esterno che viene in questo modo reso visibile e controllabile.

Tua madre ha sicuramente bisogno di elaborare questa sua condizione, di prendere coscienza dei meccanismi in cui è prigioniera perché, con buona probabilità, lei sente il caos che la circonda non come tale ma come un sottile equilibrio che nessuno deve modificare (scommetto che impedisce anche a te di spostare anche di poco qualunque oggetto). Parlane con lei quanto possibile, falle domande più che rivolgerle accuse o chiederle di ordinare ciò che, probabilmente, è per lei già più che ordinato, addirittura in mostra come in una pinacoteca. Invitala ad iniziare un percorso di terapia, proponile di andare con lei se vuole con un collega di indirizzo cognitivista-comportamentale o sistemico relazionale che lavori contemporaneamente sul livello esterno in relazione a quello interno.

Antonello Soriga

Chi ha un caso da segnalare o un parere da chiedere scriva a psychiatrichelp@sardiniapost.it. Saranno ovviamente garantiti totale riservatezza e anonimato.

(Antonello Soriga, psicologo e psicoterapeuta ad indirizzo sistemico relazionale, svolge attività clinica in regime di libera professione a Cagliari. E’ stato professore a contratto presso la facoltà di Scienze della Formazione di Cagliari e più volte membro della Commissione esami di Stato alla professione di Psicologo. Dal 2009 è Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari. Presiede il Centro di psicologia sistemica di Cagliari ed è responsabile scientifico dell’Associazione Sardegna Bielorussia. Tra le sue opere “L’altalena di Chernobyl”, Armando Editore, e alcune pubblicazioni accademiche).

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share