Tossilo, Medici per l’Ambiente: “Col nuovo inceneritore va in fumo la salute”

Dopo la sentenza del Tar Sardegna che ha respinto il ricorso contro il nuovo Piano dei rifiuti, dando così il via libera all’inceneritore di Tossilo,  interviene nel dibattito la società scientifica Isde – Medici per l’Ambiente. “La salute rischia di andare in fumo a causa delle tonnellate di rifiuti che  verranno bruciate dall’impianto. I cosiddetti nuovi inceneritori, tra cui quello di Tossilo – spiega il presidente Domenico Scanu in una nota pubblicata su Facebook-, sono alimentati da una quantità di rifiuti ben maggiore rispetto al passato  e di conseguenza sono molto maggiori sia i volumi di fumi emessi sia la quantità complessiva di diossina e altri inquinanti”.

“Il problema – continua Scanu – è che la legge non norma la quantità complessiva dei veleni emessi,  perché non impone limiti ai metri cubi generati dalla combustione dei rifiuti”. In altre parole, la legge è carente sul parametro più importante dal punto di vista sanitario: l’accumulo di inquinanti.

Infine, “pur ammettendo una maggiore efficacia dei sistemi di abbattimento delle immissioni in atmosfera, va ricordato che ciò non fa altro che determinare il trasferimento degli inquinanti dai fumi ai rifiuti prodotti dagli inceneritori (in particolare le ceneri leggere raccolte nei filtri)”. Si assiste così a una ridislocazione nel tempo e nello spazio dell’impatto sanitario e ambientale. Il progetto inceneritore di Tossilo in questione è un ulteriore inaccettabile oltraggio verso un territorio che già da decenni subisce le conseguenze di scelte industriali ed energetiche errate (ultima il progetto di metanizzazione) responsabili di inquinamento ambientale nonchè di preoccupanti criticità sanitarie riscontrate in vari studi scientifici ed epidemiologici”, conclude Scanu.

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