Le ‘pietre’ che raccontano la storia. I complessi nuragici patrimonio non solo dell’Isola

Hanno caratteristiche uniche e inconfondibili e sono il simbolo della Sardegna. Posizionate nella campagne e sulle alture scrutano l’orizzonte grazie alle loro imponenti torri, alcuni ospitavano singoli nuclei familiari, altre si sono via via arricchiti di mura di recinzioni, torri e villaggi tutti intorno. Carichi di fascino e mistero gli oltre 7mila nuraghe presenti in tutto il territorio sono un elemento unico e distintivo della Sardegna. Chiunque venga in vacanza nell’Isola deve assolutamente visitarli, scoprirli e lasciarsi catturare dal loro fascino.

Su Nuraxi , Barumini

E’ l’unico che è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1997, il sito archeologico di Su Nuraxi a Barumini, situato nella Sardegna centrale, rappresenta un notevole esempio di complessi difensivi risalenti all’Età del Bronzo. Inserito nel secondo millennio a.C. e occupato fino al terzo secolo d.C., il nuraghe di Barumini è caratterizzato da una torre centrale a tronco di cono, originariamente alta oltre 18 metri. Costruita con pietre di grandi dimensioni disposte a secco in cerchi concentrici sovrapposti. Inizialmente doveva ospitare un solo nucleo familiare, ma nel corso del tempo si è arricchito ed è cresciuto: quattro torri sono state unite da un muro di pietra, circondando un cortile coperto da un tetto. Successivamente è stata aggiunta una seconda cinta muraria, trasformando il nuraghe in un villaggio fortificato. La scoperta di Su Nuraxi è attribuita all’archeologo sardo Giovanni Lilliu, che tra il 1951 e il 1956 ha portato alla luce il nuraghe, originariamente interrato.

Nuraghe Arrubiu, Orroli

Il Nuraghe Arrubiu, al centro del Sarcidano nella Sardegna centro-meridionale, è considerato uno dei monumenti protostorici più imponenti dell’Occidente europeo. La struttura è costituita da 5 torri principali e 16 torri esterne, distribuite su 3 cinte murarie separate. Tutta l’area occupa uno spazio di circa 5000 metri quadrati di cui fanno parte anche cortili interni, scale, corridoi, banchine, cisterne, focolari, nicchie, scale, accessi, corridoi e vani con cupole. E’ conosciuto come il “Gigante Rosso”, sia per la sua imponenza che per il rosso dei licheni che rivestono i muri di pietra basaltica. La struttura risale al XIV-XI secolo a.C.. Dopo un periodo di abbandono seguito da un crollo, il sito fu riutilizzato dai Romani nel II secolo a.C. come laboratorio di produzione del vino. Attorno al Nuraghe Arrubiu sorgono nuraghi satellite che dominavano punti strategici e vie d’accesso. Nelle vicinanze si trova la Tomba dei Giganti della Spada e nel parco di Su Motti, un bosco di roverelle, si estende una necropoli con 15 domus de Janas.

Nuraghe Arrubiu, the typical Sardinian prehistorical buildings. Orroli, Sardinia, Italy archaeological site

La Prisgiona, Arzachena

E’ stato aperto alle visite nel 2009, si trova nella valle di Capichera ad Arzachena e, per la sua inusuale struttura architettonica, è considerato tra i siti nuragici più affascinanti del nordest della Sardegna. Il complesso archeologico de La Prisgiona, comprende un nuraghe dalla forma triangolare e un villaggio con circa 100 capanne. Complessivamente occupa un’area di circa quattro ettari. Tutta l’area ha avuto una lunga vita dall’età del bronzo medio nel XIV secolo a.C. fino agli inizi dell’VIII secolo a.C., poi un breve ‘passaggio’ in epoca romana imperiale. E’ composto da una torre centrale e due torri laterali inglobate in un bastione di forma triangolare. Le torri sono circondate da una muraglia esterna che delimita un’area funzionale all’interno della quale si trova un pozzo, ancora in uso, profondo circa otto metri. E’ una struttura particolarmente interessante dal punto di vista storico e architettonico che dimostra l’estrema competenza e padronanza tecnica del popolo nuragico.

Nuraghe Losa, Abbasanta

E’ uno dei monumenti nuragici meglio conservati di tutta l’Isola, il Nuraghe Losa nell’altopiano di roccia basaltica nel territorio di Abbasanta, è imponente e maestoso. E’ costituito da una torre centrale al centro di un bastione. Tutto intorno una cintura muraria esterna che delimitava il villaggio. La torre centrale è stata costruita a partire dal Bronzo Medio (fine XV- inizi XIII secolo) ed costituita da tre torri che formano un triangolo equilatero. Tutto il resto del complesso risale, secondo gli studiosi, al Bronzo Recente (prima metà XIII- fine XII sec. a. C.), e comprende tutto l’insediamento del villaggio che fu abitato a partire dalla tarda età punica (fine IV secolo a.C.) fino al periodo altomedievale.

Stunning landscape with the ancient Santu Antine Nuraghe and some sheep grazing in the foreground. Santu Antine Nuraghe is one of the largest Nuraghi in Sardinia, Italy.

Santu Antine, Torralba

Caposaldo dell’intero insediamento della “Valle dei Nuraghi” il complesso nuragico di Santu Antine a Torralba, rappresenta l’apice dell’architettura sviluppata dalla civiltà sarda antica. La struttura principale del complesso è la torre centrale – alta oggi oltre 17 metri – che inizialmente superava i 25 metri ed era circondata da altre tre torri laterali. Dedicato all’imperatore e santo bizantino Costantino, il nuraghe è conosciuto come sa Domu de su Re, perché si fa riferimento alla possibilità che fosse abitato dal capo tribù vista l’imponenza e la maestosità della struttura. La pianta del monumento è un triangolo equilatero, con tre torri connesse da mura. La struttura è costruita con blocchi basaltici murati a secco: le pietre diventano via via più piccole andando verso la sommità. All’interno la reggia si sviluppa in una specie di labirinto fatto di corridoi, scale e camere.  

Sardegna Turismo

Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

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