La Dinamo Banco di Sardegna chiede aiuto ai propri tifosi per chiudere al meglio un anno alquanto complicato, il più difficile da quando la squadra biancoblù abita stabilmente ai piani alti del basket italiano. L’addio al coach Meo Sacchetti, risalente ormai a tredici mesi fa, la fallimentare gestione da parte di Marco Calvani, la scommessa ancora aperta di affidare a Federico Pasquini sia il ruolo di general manager che di head coach: il 2016 è stato un anno caldissimo per la panchina sassarese, con tutto ciò che ne è derivato in termini di risultati – tutto sommato deludenti, almeno viste le premesse e il “triplete” conquistato nel 2015 – e di entusiasmo per un ambiente che, forse, si era abituato troppo bene. Stasera alle 20.30, sul parquet del PalaSerradimigni, si presenta la Fiat Torino. Tra le formazioni più in forma del momento, non sarà un ostacolo semplice. Ma capitan Jack Devecchi e compagni, reduci dal ritiro natalizio al Geovillage di Olbia, dovranno dare fondo a tutte le risorse fisiche e mentali per non perdere di vista il primo traguardo della stagione, la Final Eight di Coppa Italia, in programma a Rimini in febbraio. E staccare un biglietto per la riviera romagnola dipende molto dall’esito del match di domani sera.
Roberto Pili