Torna il sorriso in casa Cagliari, finalmente arriva una vittoria: 2-1 sul Brescia dell’ex presidente Massimo Cellino, dispensatore in tribuna di baci, abbracci e ciao-ciao con la manina, prima di andare ad accomodarsi in panchina. Se ne torna a Brescia con le pive nel sacco, le sue “rondinelle” non hanno fatto niente per regalargli una vittoria per cui avrebbe fatto carte false pur di ottenerla. Invece no, gode una volta tanto il suo competitor Giulini, contento per la vittoria e forse anche sollevato dal non doversi trovare, con un altro eventuale insuccesso oggi, davanti al dilemma strisciante sollevato dai tifosi del “Liverani si, Liverani no”. I tre punti ottenuti sul Brescia risollevano classifica e morale. Ma attenzione, questo Cagliari è ancora ben lontano da quello che si attende la tifoseria che serve per marciare spedito e sicuro verso il traguardo finale della serie A. Però è stata iniettata una iniezione di fiducia e chissà che non sia la rampa di lancio per il decollo.
La partita contro il Brescia celliniano, ha visto all’ingresso in campo qualche sorpresa. Tutti invocavano Pavoletti e Lapadula assieme in campo, Liverani li ha accontentati. Assieme si, ma in panchina. Normale alternanza, capo espiatorio per la sterilità dell’attacco rossoblu o necessità di trovare nuove soluzioni? I due ipotizzati bomber, sulla carta un lusso per la categoria, non segnano e il mister li mette dietro la lavagna. Una domandina è però auspicabile che anche il tecnico rossoblu se la sia posta. Non è che le punte non segnano perché dietro non hanno una squadra che li supporta e che quindi palloni giocabili (e segnabili) non ne arrivano? Intanto, fra il dire e il fare, fuori entrambi, e dentro a sorpresa Falco e Luvumbo. “Per voi giornalisti e tifosi è facile creare formazioni a tavolino – ha spiegato Liverani nel dopo partita con espressione rilassata e amichevole -, ma dietro c’è altro. Ci sono una settimana di allenamento, le condizioni fisiche e le esigenze di gioco. Per la partita con il Brescia mi servivano un giocatore tecnico come Falco che sa muoversi fra le linee e capace rifinitore, più un attaccante come Luvumbo che attacca la difesa avversaria in velocità e sa andare via nell’uno contro uno. Dispongo di una batteria di sei attaccanti tutti bravissimi e meritevoli di giocare, ma poi devo fare le scelte in base alla partita che andiamo a disputare e agli avversari di turno”. Già dopo dieci minuti di gioco, è sembrato che Liverani avesse visto giusto. Zito Luvumbo non si è fatto sfuggire un’occasione propizia creata dai compagni con un’azione in profondità sulla fascia destra e ha insaccato con decisione. La replica di Deiola 23 minuti dopo, ha spianato la strada al successo. Il primo tempo è stato di stretto dominio rossoblu, a inizio ripresa Deiola ha avuto un’altra occasione da favola con una sorta di rigore in movimento da trasformare in gol, ma il portiere ospite è riuscito con un intervento prodigioso a deviare sopra la traversa. C’è stata anche una buona chance che Millito si è creato in contropiede, ma nell’accentrasi e al momento di tirare, è stato preceduto in extremis da un avversario. Peccato, la partita poteva essere chiusa in anticipio e invece c’è stato da soffrire fino alla fine. Il Brescia si è riversato in avanti, ma chiare occasioni da rete non ne ha avute. Merito della difesa che è apparsa attenta e determinata. Il gol per gli ospiti c’è scappato comunque al 90° a seguito del solito errore del pallone perso in uscita. I 6 minuti di recupero hanno fatto temere il peggio, ma le “cugurrate” di Cellino non hanno funzionato e il Cagliari è riuscito a mettere in saccoccia tre punti importantissimi.
“Sono contento per i ragazzi – ha commentato Liverani in sala stampa-, hanno dato valore al pareggio di Genova e la vittoria darà loro maggior fiducia, facendoli crescere nella testa. Più lo faranno e più avanti andremo. Stiamo prendendo la strada giusta, per vincere il campionato a tornare in serie A occorrere essere innanzitutto forti in difesa e non prendere gol. Questa è la base da cui partire. Dopo il terremoto dello scorso campionato, dobbiamo crescere in autostima. I ragazzi devono capire che sono giocatori che possono ambire a vincere e conquistare la massima serie. Questo è lo spirito giusto”.
Luciano Onnis
Cagliari (4-3-1-2): Radunovic; Di Pardo, Goldaniga (46° Capradossi, Altare, Carboni (63° Barreca); Nandez (63°Viola), Makoumbou, Deiola; Mancosu; Falco (76 Millico), Luvumbo (68 Pavoletti). (All: Liverani)
Brescia (4-3-2-1): Lezzerini; Jallow (67 Ahamed Benali), Mangraviti (55 Huard), Adorni, Papetti, Viviani (83 Van de Looi), Bisoli, Bertagnoli; Galazzi (55 Olzer) , Ayè (67 Bianchi) , Moreo. (All: Gastaldello)
Arbitro: Chiffi
Reti: 10° Luvumbo;33° Deiola; Olzer (90 )