Il Cagliari espugna Benevento: vittoria meritatissima per i rossoblù

Impresa del Cagliari che espugna Benevento e si porta a casa l’intero malloppo: 2-0  e 3 punti in classifica per i rossoblù, stavolta capaci di imporre la propria superiorità tecnica e tattica su una squadra che viene data fra le possibili pretendenti al salto in serie A.  Una vittoria meritatissima  e sofferta solo perché i ragazzi di Liverani ci hanno messo del proprio per mettere in bilico un risultato che fin dal fischio iniziale del bravo arbitro Aureliano, sembrava alla loro portata. Nella prima frazione di gioco, alla supremazia tecnico-tattica in mezzo al campo e alla difesa che seppur con qualche sbavatura ha tenuto fronte agli attaccanti avversari, è mancata la concretizzazione in attacco perché palloni giocabili non ne sono proprio arrivati. Non v’è dubbio che Liverani dovrà registrare qualcosa dalla trequarti in su per trasformare la propria squadra in una macchina da gol.  Sia in casa che in trasferta. 

Le potenzialità del reparto avanzato sono tantissime: Lapadula, Pavoletti, la bella sorpresa Luvumbo, il nuovo arrivato Falco, più Millico e Pereiro quando è sveglio, hanno solo bisogno di ricevere  palloni decenti per trasformarli in segnature.  Lo ha dimostrato Lapadula, costantemente una mina vagante per i difensori avversari, che appena gli è capitata l’occasione (54’) stavolta  è andato a segno. Nelle precedenti partite ci aveva sempre provato, solo la sfortuna gli aveva negato la gioia della rete personale. E comunque rientra tutto nella fase di rodaggio che la squadra rossoblù sta affrontando, Liverani può già essere soddisfatto. C’è da stringere qualche bullone e oliare i meccanismi, poi i tifosi  potranno vederne delle belle. Innanzitutto, occorre, da parte dell’allenatore, dare una strigliata ai  ragazzini della difesa perché, quando chiamati in causa, la smettano di creare problemi.  Prima Di Pardo con la Spal e adesso Obert con il Benevento, hanno lasciato a lungo la squadra in dieci per falli inutili a centrocampo. A Ferrara abbiamo perso, stavolta ci è andata bene. Che si diano una calmata nella loro irruenza  e che imparino a valutare quando è il caso di rischiare negli interventi,  o se basta controllare l’avversario senza doverlo necessariamente azzannare e morsicare agli stinchi sotto gli occhi dell’arbitro. Se i due ventenni di difesa (appunto Di Pardo e Obert) – più il coetaneo Carboni che commette spesso peccati  di giovinezza – hanno fatto scattare finora il campanello d’allarme, ce n’è un altro che sprizza malizia (calcistica) da tutti i pori e ogni volta che scende in campo fà la differenza. Zito Luvumbo, i suoi 20 anni li mette a  pieno reddito e – c’è  da scommetterci – non tarderà ad avere addosso gli occhi delle grandi squadre di serie A. Il presidente Giulini già si frega le mani e immagina per il  futuro  possibili affari “barelliani”, si spera con l’attenzione di non sperperare  il bottino con i vari Godin, Strootman, Caceres, Pereiro e numerosi  altri acquisti flop.

 Diamo però tempo al tempo e godiamoci questo Cagliari che cresce di giorno in giorno. La difesa è apparsa oggi più reattiva e concentrata, pur lasciando qualche chance di troppo alle punte centrali avversarie sui palloni alti. Il centrocampo è fortissimo e fa prevalere il suo peso tecnico. Rog e Nandez non sono una sorpresa, lo è invece Makoumbou: bello da vedersi quando danza con il pallone fra i piedi e vede il gioco come pochi altri. E’ però troppo innamorato del pallone e se lo tiene stretto fra i piedi anche oltre il necessario, talvolta perdendolo e innescando le ripartenze avversarie. Un vizio di chi sa di essere bravo e di poterselo permettere. Liverani non avrà che l’imbarazzo della scelta di chi mandare in campo. Sa di avere un organico di prima qualità per la serie B e che forse anche in serie A avrebbe fatto la sua figura ed evitata la vergognosa retrocessione dello scorso campionato. Acqua passata, il futuro è oggi. La cavalcata verso il ritorno nella massima serie è appena incominciata, ci sarà da non annoiarsi. Se la squadra lo meriterà, avrà a trascinarli in casa e fuori  il popolo dei tifosi rossoblù, la città e l’intera regione.  I supporter non  aspettano altro.

Luciano Onnis               

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