Il Cagliari deve accontentarsi dello 0-0: è l’ottavo pareggio in dieci gare

Un pareggio che al Cagliari non cambia la vita e la classifica, al Frosinone è più che sufficiente per compiere un altro passo verso la promozione in serie A, che è ormai solo questione di una partita o due. Uno 0-0 che non rispecchia  quanto ha detto il campo:  i rossoblù hanno dominato fino al 60°, poi la partita si è fatta più equilibrata e poco c’è mancato che arrivasse  nel finale anche la beffa della sconfitta. Finita la benzina nei suoi titolari e penalizzato dall’infortunio nel primo tempo di Mancosu, forse l’unico giocatore tecnicamente di qualità nella rosa, Ranieri ha dovuto far ricorso a seconde linee decisamente inadeguate, fermo restando che anche quando sono in campo i presunti migliori rimangono le falle di sempre di un organico insufficiente.

Visti i risultati delle avversarie dirette per i play off, una vittoria sarebbe stata la manna dal cielo per i rossoblù verso la miglior posizione possibile per avere le agevolazioni nel mini torneo finale valido per il terzo posto utile alla promozione. Invece anche stavolta la banda Ranieri si deve accontentare di un solo punto.  È il decimo risultato utile consecutivo, ma dentro ci sono otto pareggi e due sole vittorie. Ecco perché il Cagliari non è nella condizione di contendere al Frosinone e al Genoa la promozione diretta e si dovrà affidare alla lotteria dei play off. Nel dopo gara il mister rossoblù è stato chiaro nello spiegare perché non si vince, “nonostante la squadra ci prova sempre con generosità e carattere”. Quel che manca sono i gol, un peso che penalizza squadra e classifica. “Ci manca terribilmente Pavoletti – ha ammesso Ranieri in sala stampa -, Lapadula sta facendo l’impossibile ma è solo, troppo solo lì avanti”. Verità sacrosanta, senza reti non si va da nessuna.

L’errore sta a monte, si sa, nella campagna acquisti fallimentare fatta  dalla società. Ranieri si è trovato con la frittata in mano già fatta, ha evitato solo che si bruciasse del tutto. I rossoblù adesso sono una squadra vera, non un’armata brancaleone come nella gestione Liverani. È già tanto che si sia risollevata e sta dirigendosi a disputare il play off. “Noi a vincere ci proviamo ogni volta, ma di più non riusciamo a fare  anche per via degli avversari.  Anche oggi sono soddisfatto della prova, potevamo vincere ma anche perdere. La squadra si è battuta senza mai fermarsi  e stavamo per pagare la generosità, nel finale abbiamo sofferto in diverse situazioni”. La realtà è fatta di occasioni sprecate e vittorie mancate. Il Cagliari, non ha mai vinto contro le dirette concorrenti, Reggina esclusa. Una forma di inferiorità che penalizza le aspirazioni iniziali del Cagliari, quello che Giulini aveva messo nelle mani di Liverani.

Luciano Onnis 

Cagliari (4-3-2-1): Radunovic; Zappa (80 Di Pardo), Dossena, Obert, Azzi; Nandez, Makoumbou; Lella (80 Deiola); Mancosu (32 Prelec); Falco (70 Luvumbo), Lapadula. (All: Ranieri)

Frosinone (4-3-3): Turati; Oyano, Lucioni, Rohoden, Caso (67 Bidauoi); Boloca, Ravanelli, Moro (64 Borelli); Sampirisi, Mazzitelli (64 Konè), Insigne (64 Baez). (All: Longo) 

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