Rischia di avere l’epilogo peggiore, quello al vetriolo, l’avventura di Diego Godin con la maglia del Cagliari. Il difensore uruguaiano non è tra i convocati per la partita in trasferta con la Juve, assieme al connazionale Caceres. Una rottura che a gennaio sarà suggellata con l’addio come lo stesso difensore ha dichiarato alla radio uruguaiana Sport 890. “Ho rinnovato il contratto un mese fa per fare un favore alla società, abbassandomi lo stipendio con la possibilità di andare via a gennaio. Perciò andrà via di sicuro”.
Sin qui potrebbe anche essere normale perché i giocatori vanno e vengono, ma c’è un aspetto che ha il sapore dell’addio al veleno. Godin, infatti, ha preannunciato la ‘sua’ verità, quando non sarà più un giocatore del Cagliari: “Quando arriverà il momento, racconterò tutto”. Evidente che ci siano retroscena di un rapporto che si è deteriorato nonostante sia iniziato con una presentazione sopra le righe.
Durante la conferenza stampa di presentazione, il presidente Giulini ha più volte utilizzato il termine ‘top player’ per giudicare l’uruguagio. Lodi e progetti attorno a un calciatore, arrivato in Sardegna dall’Inter a 34 anni e con un contratto pesante per le casse della società.
Il contratto è stato al centro di una diatriba estiva e, secondo le parole di Godin, sarebbe stato la causa delle frizioni visto che i problemi riguardano “temi contrattuali e il momento del Cagliari, che è in una situazione difficile, non da oggi ma da anni”.