Disastro Cagliari, squadra nel pallone: l’Udinese vince 4-0

La partita da “dentro fuori” è stata una condanna. Il Cagliari affonda,  fila dritto verso la retrocessione, vittima della propria pochezza. Ne busca anche dall’Udinese,  brava a fare il proprio compitino e vincere a mani basse davanti ad avversari apparsi davvero scadenti. Definirla una vergogna non è eccessivo. Alla pochezza risaputa dell’organico, fa ormai  il paio il totale fallimento dell’allenatore Mazzarri, chiamato da Giulini per dare gioco, carattere e personalità ai suoi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non ha in pugno la squadra, i giocatori non riconoscono in lui una guida da seguire. 

La sua panchina traballa paurosamente, lo salvano (al momento) solo i tre anni di contratto che ha strappato allo sprovveduto Giulini, forse nel giusto nel non voler riconfermare Semplici (perché non sostituirlo a fine campionato nonostante il debito di riconoscenza?), ma infelice nella scelta del sostituto. Che non ci sia feeling fra allenatore e squadra,  è alla luce del sole. Che non ci sia serenità nei giocatori, pure. Insomma, un fallimento totale sia sul piano tecnico che su quello psicologico. 

A questo punto appare problematico anche tentare di salvare il salvabile (quasi niente) al mercato di riparazione. Per una nuovo miracolo dopo quello dello scorso campionato non basta dare una scossa, serve un terremoto. Giulini abbia il coraggio di prendere decisioni anche traumatiche, perso per perso si aprano le finestre e si faccia entrare aria nuova. Se non altro la purificazione seguirà per il futuro, sia in A che in B.              

La cronaca della partita  registra un  autentico calvario per il Cagliari. Subìto il gol dopo soli 4 minuti di gioco,  la squadra di Mazzarri ha rimesso a nudo la propria mediocrità, la manifesta incapacità di tener testa a qualsiasi avversario della serie A. Figurarsi poi se deve inseguire per raddrizzare il risultato, compromesso da una bestialità del super osannato (dal presidente Giulini) e strapagato Godin,  che  in uscita ai limiti della propria area con pallone regala il pallone  agli avversari. 

I rossoblu hanno cercato di reagire, ma l’inconsistenza è stata totale. Una sola l’occasione per pareggiare,  da parte di Pavoletti che su  assist dalla destra di Joao Pedro ha calciato addosso al portiere, per il resto buio totale.  Difesa sempre in affanno, centrocampo a fari spenti (come  al solito), le due punte  del tutto spuntate. E sulla  nullità rossoblu, l’Udinese ha anche raddoppiato a fine tempo con una punizione dal limite  che ha bucato la barriera sull’unico calciatore che non ha saltato. Rossoblu a testa bassa negli spogliatoi, accompagnati dai fischi dei tifosi, ancora una volta delusi e indignati.

Si spera nel miracolo da compiere nel secondo tempo, ma la frittata sembra ormai in buona parte servita.  Mazzarri effettua subito tre cambi, fuori i frastornati Carboni e Dalbert, più Nandez colpito duro nel finale del primo tempo), dentro Caceres, Lykogiannis e Keita. Si passa al 3-4-2-1, ma la musica non cambia e l’Udinese al 49esimo  addirittura triplica senza pietà. Lo spettro della serie B prende sempre più corpo, il Cagliari è in confusione totale e parte anche la contestazione di buona parte dei tifosi. 

I rossoblu non azzeccano un passaggio, il morale è sotto i tacchi, la pena è totale.  Al 63esimo la mazzata definitiva: il Cagliari, sotto di tre reti, rimane in dieci per l’espulsione di Marin e poco dopo l’Udinese fa poker. Rossoblu in barca, in campo e in panchina. Nella fredda e umida serata dell’Unipol Domus scende la notte più buia e aleggia in via di materializzazione lo spettro della retrocessione.

CAGLIARI (3-5-21): Cragno; Ceppitelli (Zappa), Godin, Carboni (Caceres); Bellanova, Nandez (Lykogiannis) , Marin, Grassi, Dalbert (Keita Baldè); Joao Pedro, Pavoletti (Deiola). (All:Mazzarri)

UDINESE (3-5-2) Silvestri, Becao, Nuytink, Samir, Molina, Arslan (75 Jajalo) , Walace, Marengo, Udogie, Beto, Deulofeu (75 Pussetto). (All: Cioffi)

ARBITRO: Maresca

 Espulso Marin per doppia ammonizione al 63esimo.

RETI: 4 Marengo; 45 Deulofeu; 50 Molina; 69 Deulofeu. 

L.On.

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