Cagliari per un giorno sotto i riflettori per la corsa scudetto: domani alla Sardegna Arena (ore 20.45) la squadra di Lopez proverà a fermare il Napoli e a cambiare il campionato. “Contro le big ci siamo sempre comportati bene – ha detto il tecnico uruguaiano nella conferenza stampa della vigilia – ora dobbiamo completare: vogliamo punti anche con le grandi. Bisogna ritrovare il gioco per essere all’altezza: prendere palla e giocare, non prendere palla e rilanciare. Ogni pallone per noi deve essere la vita calcistica”. “Il Napoli è una squadra forte, fa gioco dal basso, difficile capire qual è il suo punto debole – ha continuato Lopez – dobbiamo puntare su quello che sappiamo fare noi. Dobbiamo stare attenti e concentrati, bisogna pensare a fare punti”. Un Cagliari che nel turno precedente, a Verona col Chievo, ha interrotto la sua striscia positiva di tre giorni. “Niente drammi – ha detto Lopez – bisogna essere equilibrati sia quando si vince, sia quando si perde. Eravamo tutti consapevoli di non avere fatto bene. Ma non per questo dovevamo stravolgere i nostri programmi di lavoro”. Lopez per la gara con la capolista dovrà fare a meno di Cigarini, Pisacane e Farias. Ma non ci sarà bisogno di cambiare modulo: il Cagliari si schiererà con il consueto 3-5-2. L’unico dubbio riguarda gli interpreti. In difesa potrebbe esserci il ritorno di Romagna. Anche per le caratteristiche più adatte a fermare le tre frecce del Napoli. Rebus a centrocampo: Lopez vuole possesso palla. E allora non è illogico pensare a un possibile impiego di Joao Pedro nella linea dei cinque in mediana con Sau davanti a fare la seconda punta. Tanti ricordi nel passato di Lopez giocatore. “La partita che mi ricordo di più è la vittoria al San Paolo: due a zero alla prima di campionato ai tempi di Giampaolo”.
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