Promosso a pieni voti Sirigu, il sardo-parigino che legge Camus e ama l’arte

Gigi Buffon punta a tornare in campo venerdì prossimo nell’incontro col Costarica. Ma, comunque vada il recupero del capitano, la Nazionale e Cesare Prandelli possono stare sereni: il sostituto c’è e dà sicurezza. La prova di Salvatore Sirigu contro l’Inghilterra è stata eccellente.

Le pagelle dei principali quotidiani sportivi e non concordano su un bel 7. Incolpevole sull’unico gol subito, è stato determinante su tre tiri da rete: prima quello di Henderson, poi le staffilate di Sturridge e Baines. Sicuro di sé, concentrato, il portiere siniscolese del Paris Saint Germain (è il numero 1 in Francia) si è dimostrato una riserva di lusso, all’altezza del titolare. Che si è congratulato con lui.

Parigino d’adozione (ha imparato il francese con straordinaria rapidità, assicurano i colleghi del PSG) e sportivo attento a coltivare oltre che il fisico anche il cervello (il suo scrittore preferito e Albert Camus), Sirigu ha mantenuto un saldo legame con la Sardegna.

“Sono fiero della mia terra – ha detto alla Gazzetta dello Sport – I sardi sono gente onesta e semplice, un popolo con le palle e il cuore così”. Quando torna nell’Isola ritrova i suoi cavalli. “Rappresentano l’eleganza. I grandi personaggi della storia hanno sempre avuto grandi cavali come il nero Bucefalo di Alessandro Magno, o il cavallo bianco di Napoleone. Il mio sauro si chiama Genio, vecchio ma ancora atletico. Quando sono a cavallo mi rilasso davvero. E’ la mia più grande passione”.

In Francia (dove è arrivato dopo essersi affermato nel Palermo), Salvatore Sirigu ha anche trovato l’amore. Si è fidanzato con l’attrice Camille Verschuere, sua coetanea (hanno 27 anni) che ha conquistato con una serie di lettere appassionate, tutte scritte rigorosamente in francese. “All’inizio – ha raccontato – era un po’ prevenuta nei miei confronti, perché sono un calciatore, avevo i capelli lunghi, gli occhi verdi, e sono italiano. Apprezza ormai anche il fatto che cerco di rimanere me stesso, perché faccio in modo che il calcio non interferisca nella nostra relazione”.

A Parigi abita a Neully, quartiere della periferia chic, fa personalmente la spesa e ha buoni rapporti con i vicini. Riceve visita dalla Sardegna. La prima fu quella della mamma, insegnante di storia e italiano, che portò subito a Notre Dame. “Storia e storia dell’arte”, ha ancora dichiarato alla Gazzetta, sono le mie materie preferite”.

Leggi anche: Mondiali, l’orgoglio del padre di Sirigu: “Mio figlio ha fatto una gran partita”

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