E’ arrivata la stretta di mano fra il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e Gora K, il senegalese sessantenne che alla vigilia di Ferragosto era stato vittima di una aggressione verbale di natura razzista.
”Ho sentito l’esigenza di incontrarti – ha detto il sindaco Corongiu – perché è importante per noi farti sentire la nostra amicizia, la nostra solidarietà, perché il nostro paese, già per il nome che porta, ma ancor più per quella che è la nostra cultura, prende le distanze dall’avvenimento increscioso che è accaduto ma che non doveva assolutamente capitare. A Sant’Antioco, tu come tutti gli altri extracomunitari, dovete sentirvi come a casa vostra”.
Nel ringraziare il sindaco, Gora ha ribadito che a Sant’Antioco si sente a casa sua, proprio per il rapporto di accoglienza e di amicizia che ha sempre avuto con la popolazione. Lo conoscono, non come Gora ma bensì come Mustafà, il senegalese del parcheggio di un centro commerciale dove da 20 anni oltre a vendere i suoi oggetti, trascorre il suo tempo parlando con tutti.
”E’ una attestazione di stima – ha detto Gora – che oltre a farmi piacere mi commuove. Ho apprezzato tantissimo il gesto del sindaco. Un gesto che mi farà sentire sempre nel cuore questa cittadina dove conosco tutti”. Il sindaco ha donato a Gora il gagliardetto del Comune ed il libro con la storia del Santo Martire venuto dall’Africa.
Per gli insulti razziali rivolti a Gora sono stati denunciati cinque studenti cagliaritani fra i 20 e i 25 anni che ora devono rispondere di minacce e ingiuria aggravata dalla discriminazione e dall’odio razziale.