Vargiu (Riformatori): “La Regione batta un colpo sulle Partecipate”

“Come previsto dalla legge di stabilità, entro il 31 marzo Regioni, Province e Comuni avrebbero dovuto presentare un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie possedute in cambio di incentivi fiscali e benefici in materia di personale. Lo hanno fatto, tra gli altri, i comuni di Roma, Torino e Genova e le Regioni Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Nonostante la drammatica situazione delle partecipate sarde, nessun atto dalla Sardegna, nessun segnale di vita da Cagliari: una grave occasione sprecata per ridurre la spesa pubblica, semplificare la macchina amministrativa della Pubblica Amministrazione e recuperare le risorse vitali per investire sulla crescita della nostra isola”. Lo dichiara Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori e presidente della Commissione Sanità di Montecitorio.

“I Riformatori a più riprese hanno fatto luce su un sistema pubblico che alimenta illegalità e inefficienza. Abbiamo stimato con certezza – prosegue Vargiu – che negli ultimi 4 anni questo sistema è costato più di un miliardo di euro alle casse della Regione, di cui solo 340 milioni di euro sono legati a contratti di servizio. Per questo abbiamo chiesto in Consiglio di istituire una commissione d’inchiesta che scoperchi definitivamente questa ragnatela di agenzie e società, su cui opera non senza difficoltà persino la Corte dei Conti nella sua regolare attività di controllo”.

“Dalla Giunta sul tema è arrivato un disegno di legge dall’iter incerto, che non affonda il colpo, mentre a Roma – ha aggiunto il deputato dei Riformatori – gli uffici della Camera certificano che, grazie allo Statuto Speciale, la Regione Sardegna ha piena autonomia in materia e il Ministero dell’Economia ha invece un limitato potere di controllo sulle spese e sugli obblighi di trasparenza. Sulla lotta agli sprechi delle partecipate, la partita insomma è tutta nelle mani della Regione, che deve dire con chiarezza se ha il coraggio di farla sino in fondo”.

La presidente Boldrini ha infatti ritenuto inammissibile l’interrogazione del presidente Vargiu che chiedeva una più attenta vigilanza da parte del Ministero dell’Economia sulle partecipate sarde. Come si spiega in una accurata lettera, non sono ammesse le interrogazioni con quesiti “che non riguardano la sfera di responsabilità del governo nei confronti del Parlamento e che riguardano regioni ed enti locali (comprese aziende e istituzioni dagli stessi dipendenti) in quanto non soggetti a poteri statali esercitati dal Governo”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share