Un assessore in più nei Comuni, voto bipartisan in Consiglio regionale

Nelle Giunte comunali ci sarà un assessore in più. Voto in Consiglio senza nemmeno aprire il dibattito. Contrari però gli azzurri Locci e Randazzo.

Un assessore in più nelle Giunte comunali. È questa la sostanza della proposta di legge bipartisan – la numero 229 – votata in novanta secondi dal Consiglio regionale, senza nemmeno aprire il dibattito. In Aula, un solo assente, l’indipendentista Gavino Sale. Due i contrari: gli azzurri Ignazio Locci e Alberto Randazzo. Per il resto, massimo accordo.

Politicamente gli elementi da rilevare sono due. Il primo è che col voto di oggi maggioranza e opposizione sono andate contro la circolare di Cristiano Erriu, l’assessore agli Enti locali che appena una settimana fa, precisamente il 9 giugno,  invitava i sindaci a rispettare la legge 4 del 2012, quella che in Sardegna regola, tra le altre cose, la composizione numerica di assemblee ed esecutivi municipali e oggi è stata modificata.

Erriu, nella circolare, aveva riportato proprio il comma 2 dell’articolo 1, cambiato oggi dal Consiglio regionale con l’accordo bipartisan. La legge 4 recitava: “Nei Comuni della Sardegna il numero degli assessori non deve essere superiore a un quarto, arrotondato aritmeticamente, rispetto al numero dei consiglieri comunali, computando a tale fine il sindaco”. Con questa disposizione, succedeva che se la cifra ottenuta era maggiore di cinque, si arrotondava per eccesso, diversamente per difetto. Qui il testo completo.

Adesso cambia tutto: per legge, l’Aula ha stabilito l’arrotondamento per eccesso, assegnando ai sindaci la possibilità di nominare un assessore in più, sempre e comunque. Nel testo approvato dal Consiglio regionale l’arrotondamento aritmetico è diventato “arrotondamento all’unità superiore“.

La proposta di legge 229 è stata esaminata con la procedura 102. Ovvero, niente passaggio nella relativa commissione consiliare, per accelerare i tempi, così come si erano accordati tutti i capigruppo: Roberto Desini (Cd, primo firmatario), Pietro Cocco (Pd), Pietro Pittalis (Fi), Efisio Arbau (Sardegna Vera), Gianluigi Rubiu (Udc-Ndc), Modesto Fenu (Zona Franca più Uds e Fdi), Emilio Usala (Soberania e Indipendentzia), Angelo Carta (Psd’Az), Attilio Dedoni (Riformatori) e Daniele Cocco (Sel).

Maggioranza e opposizione hanno motivato l’urgenza con la necessità di “evitare contenziosi”. Tra chi, non è dato saperlo, visto che la legge modificata non dava adito a dubbi interpretativi. Ma nella relazione allegata si fa cenno alle richieste dell’Anci Sardegna, l’Associazione dei Comuni che “ha sollecitato – è scritto – un metodo di calcolo più certo”. Ecco quindi l’assessore in più.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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