L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha inviato una circolare ai sindaci dei Comuni andati al voto alle amministrative del 31 maggio, per chiarire il numero dei componenti della giunta comunale e per il rispetto della rappresentanza di genere, invitando i sindaci al rispetto di tutte le norme citate nella circolare e, qualora non ancora approvate dai rispettivi Consigli, ad apportare le dovute modifiche statutarie.
Secondo Erriu il numero degli assessori non deve essere superiore ad un quarto (arrotondato aritmeticamente) del numero dei consiglieri comunali, compreso il sindaco. Il numero deve essere arrotondato per eccesso se la frazione è superiore a 5, e per difetto se pari o inferiore a 5. “Il riferimento – si legge nella circolare – deve essere fatto rispetto al numero dei consiglieri assegnati alla classe demografica di appartenenza del Comune, e non ai consiglieri in carica”.
Riguardo il principio di pari opportunità tra donne e uomini, la normativa del 2014 ha disposto che nelle giunte dei Comuni con una popolazione superiore ai tremila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, anche in questo caso con arrotondamento aritmetico. Questa percentuale si calcola sul numero complessivo dei componenti della Giunta, compreso il sindaco: su questo aspetto si è espresso il Ministero dell’Interno con una circolare del 24 aprile 2014. La norma prevede esplicitamente che “nelle materie attribuite alla competenza della Regione, fino a quando non sia diversamente disposto con leggi regionali, si applicano le leggi dello Stato”.