Truzzu ‘sentinella in piedi’, attacchi Fb. Lui: “Tutti hanno diritto di manifestare”

La foto è di maggio 2015 e da stamattina sta girando su Facebook. Ritrae Paolo Truzzu, candidato sindaco del centrodestra a Cagliari, mentre partecipa a una manifestazione delle ‘Sentinelle in piedi’, il movimento che difende la famiglia tradizionale e i cui adepti protestano senza sedersi, con lo sguardo risvolto su un libro, per dare l’idea che vigilano su qualcosa. A metà pomeriggio, il candidato-consigliere regionale dei Fratelli d’Italia ha deciso di intervenire nel dibattito social attraverso una nota, di fatto rivolgendosi idealmente a quanti in queste ore lo accusano di essere portatore di una “visione medioevale della famiglia”, si legge nei post.

Il titolo del comunicato stampa vale già una prima risposta. “Sono intollerante alle polemiche inutili – è scritto -. Pensiamo a Cagliari”. la nota prosegue così: “Nella vita può capitare di essere considerato intollerante perché partecipi a una manifestazione per difendere la libertà d’opinione e di espressione. A me è successo, quando sono stato invitato a partecipare a partecipare a un incontro pubblico delle cosiddette ‘Sentinelle in piedi’ a Cagliari, organizzato per criticare il ddl Scalfarotto (più noto come decreto anti-omofobia, ndr). Mi sono accorto – spiega ancora Truzzu – che nella vita può capitare di essere considerato intollerante perché ‘imbracci’ un libro e lo leggi in silenzio mentre altri, loro sì, sedicenti tolleranti, ti girano attorno contromanifestando e insultandoti”.

Ancora dal comunicato stampa: “Nella vita può capitare di essere considerato intollerante, anche se ritieni che gli omosessuali abbiano tutto il diritto di manifestare per la tutela dei loro diritti, e benché non condivida assolutamente l’ideologia gender – perché un conto sono i diritti dei singoli, un altro l’affermazione di un modello sociale -, non ti è mai passata nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea di andare a contromanifestare alle loro iniziative. Però, nonostante nella vita possa capitare di essere considerato intollerante, ho ritenuto sempre valida la massima: ‘Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu sia libero di esprimerla'”.

La nota di Truzzu si conclude così: “Ecco, ora che mi avete dato dell’intollerante, pensiamo ai veri problemi di Cagliari? Ai problemi irrisolti, a quelli mai affrontati dal centrosinistra, a quelli veramente non più tollerabili per una città che vuole crescere”.

 

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