Solinas sacrifica un intoccabile per i Riformatori, ecco l’ultima ipotesi di rimpasto

Christian Solinas non ha ancora chiuso la quadra. Il presidente della Regione dice di essere vicino al traguardo della nuova Giunta, ma da Palazzo non arrivano comunicazioni in questo senso. Anzi, l’ipotesi più probabile è che nemmeno per oggi ci sia la fumata bianca.

Da sabato, scadenza annunciata dal presidente e disattesa, sono cambiate alcune cose. La prima è una certezza: Carlo Doria sarà il nuovo assessore alla Sanità al posto di Mario Nieddu. Quindi uno scambio Lega-Psd’Az. Ma il partito di Matteo Salvini non vuole più la Cultura ma i Lavori pubblici, con Pierluigi Saiu assessore designato. L’altra casella in Giunta che prenderà il Carroccio sarà l’Agricoltura, dove approderà Valeria Satta, attuale titolare del Personale e degli Affari generali. Questa staffetta equivale al siluramento di Gabriella Murgia, una quota Solinas della Giunta azzerata e con un passato nel Pd.

La bandiera delle camicie verdi sui Lavori pubblici ha fatto salire sul piede di guerra i Riformatori che quella delega non erano disposti a cederla (ce l’ha in mano Aldo Salaris). Ma siccome ubi maior, minor cessat, i liberal democratici hanno optato per l’Urbanistica. Solinas si sta dunque trovando costretto a sacrificare un suo fedelissimo, il gallurese Quirico Sanna.

Stando a quanto filtra da ambienti politici, pare che ieri Solinas abbia provato a destituire Gianni Chessa, studiando l’ipotesi di una sua sostituzione al Turismo pescando tra le consulenti in Regione, precisamente Solange Pes o Roberta Loi. Ma Chessa non è Sanna e si sa difendere. Tant’è: Sanna, sino all’altro giorno intoccabile, rischia di finire fuori gioco; Chessa invece è dentro.

Con la Lega che rinuncia alla Cultura, Andrea Biancareddu dovrebbe restare al suo posto. Ma una delle due donne che servono per rispettare la parità di genere, non dovrebbe più essere indicata dallo scudo crociato e precisamente dal gruppo consiliare. Questo perché risalgono le quotazioni dei Trasporti, una vera grana e non li vuole nessuno. Potrebbe invece accettare Gabriella Massidda, la Dg dell’assessorato.

Anche per Anita Pili, titolare dell’Industria con Sardegna 20venti potrebbe non cambiare nulla. Incerto, invece, il destino del Lavoro: il consigliere regionale Marco Tedde, indicato da Forza Italia, potrebbe non essere più il designato, dal momento che manca la quarta donna dell’Esecutivo, scelta che a questo punto potrebbe spettare di nuovo agli azzurri. In pole c’è l’ex manager del Comune di Cagliari, Ada Lai. Anche perché Giuseppe Fasolino, il titolare della Programma, resta al suo posto. Ma siccome è gallurese, la compensazione geografica impone una scelta ‘sudista’.

All’Ambiente viaggiano verso una riconferma gli Fdi: esce di scena perché eletto a Roma l’attuale assessore Gianni Lampis, il cui sostituto sarà Marco Porcu, coordinatore provinciale di Cagliari. Infine gli Affari generali: in teoria spettano all’Udc, perché lo scudo crociato è l’unico ad avere cinque consiglieri ma una sola delega nell’Esecutivo. Solinas, però, potrebbe indicare un altro sardista, precisamente Antonio Moro, giornalista del Consiglio regionale e presidente del partito. (al. car.)

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